E’ ancora lontanissima dall’essere risolta, e anzi si aggrava con ogni giorno che passa, la situazione degli enti che operano nel sociale a Napoli, a cui il Comune da oltre un anno e mezzo non versa le rette per i minori e gli anziani che vengono assistiti. Rendendo così sempre più difficile agli enti assicurare il loro fondamentale servizio sociale a favore della intera comunità cittadina.
Uneba Napoli, i cui soci sono vittime del clamoroso ritardo del Comune, ha già denunciato la situazione pubblicamente e coinvolto Comune, Regione e pure il Prefetto; gli enti Uneba hanno proclamato lo stato di agitazione. Mentre altri enti non soci sono già stati costretti a chiudere.
Le difficoltà degli enti a causa dell’inadempienza del Comune di Napoli sono state raccontate al Tg2 di lunedì 30 marzo da don Aniello Manganiello: tutta Italia ha ascoltato la denuncia del sacerdote, parroco della parrocchia di Santa Maria della Provvidenza a Napoli presso cui opera il centro Don Guanella, ente socio Uneba.
Nel tentativo di trovare la necessaria e urgente risposta del Comune, cioè affinché si provveda ai pagamenti indispensabili per la sopravvivenza degli enti e l’assistenza di migliaia di persone, il terzo settore di Napoli ha scritto una lettera congiunta all’assessore comunale alle politiche sociali Giulio Riccio. La lettera è firmata da Cnca Campania, Uneba Campania, Gesco Campania, Corcof e Unirete e mira a ottenere un incontro con lo stesso Riccio e il suo staff per capire quanto e quando del finanziamento straordinario erogato dalla Regione a supplenza del Comune di Napoli arriverà agli enti, quindi a beneficio di anziani e minori.
“Considerando – si legge nella lettera – che la Regione Campania ha erogato una tranche dei finanziamenti straordinari per le politiche sociali per il Comune di Napoli, in relazione ai pagamenti che sono stati annunciati riferiti ai debiti che il Comune ha con gli enti che realizzano i diversi servizi sociali chiediamo con urgenza un incontro con l’assessore Riccio, i dirigenti implicati e un referente della ragioneria, per conoscere i tempi e l’entità dei detti pagamenti”.
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