Azioni legali per ricevere quanto spetta; avvio di stato di agitazione; previsione di uno sciopero.
Questo hanno stabilito di fare gli enti associati Uneba di Napoli per protestare e far valere i propri diritti verso il Comune di Napoli, che da un anno e mezzo non paga agli enti le rette di mantenimento per i minori e gli anziani assistiti.
Una situazione la cui gravità il presidente provinciale di Uneba Lucio Pirillo non si stanca di denunciare: “si rischia di mettere in crisi il servizio e anche di portare alla bancarotta gli enti”, spiega.
Le decisioni sulle forme di protesta contro il Comune sono arrivate al termine dell’assemblea generale straordinaria degli enti Uneba di Napoli che si è svolta sabato 28 febbraio.
Tutti gli enti sono già ora in stato di agitazione; ognuno farà la sua parte, nel suo ambito e sul suo territorio, per sensibilizzare le famiglie dei minori e anziani assistiti, gli operatori e anche le parrocchie. Verrà anche organizzata una azione di volantinaggio nelle parrocchie alla domenica.
L’assemblea ha inoltre deciso di dare al presidente Pirillo l’incarico di definire le modalità di una manifestazione cittadina degli enti, per far conoscere ancora più diffusamente le ragioni della protesta. Alle viste quindi un secondo sciopero dopo quello di settembre 2008.
La presidenza di Uneba Napoli è stata inoltre incaricata dall’assemblea di verificare le modalità più efficaci per un’azione legale contro il Comune di Napoli allo scopo di ottenere finalmente il pagamento di quanto da tempo dovuto.
Pirillo andrà a presentare la drammatica situazione in cui si trovano gli enti Uneba (e gli altri enti socioassistenziali che operano in città) al prefetto di Napoli Alessandro Pansa. “Infatti intendiamo chiedere l’intervento del governo centrale”, spiega Pirillo. Anche allo scopo di vedere riconosciuti come servizi indispensabili quelli prestati a minori e anziani dagli enti Uneba, e così agevolare la riscossione di quanto da (troppo) tempo dovuto dal Comune di Napoli.
Nota positiva, la comunicazione fatta in assemblea che grazie a un accordo con il Comune per 20 degli 80 istituti Uneba coinvolti verrà pagata la quarta porzione del pagamento dovuto per il primo quadrimestre del 2008. Una notizia gradita, ma comunque solo una piccolissima parte di quanto richiesto e spettante agli enti per il loro impegno quotidiano.
Resta confermata nel frattempo la disponibilità al dialogo del Comune di Napoli: il tavolo di confronto proposto dall’assessore ai servizi sociali Riccio deve pero’ ancora riunirsi una volta.
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