“I soldi promessi alle case famiglia e ai centri di assistenza per i minori di Napoli devono arrivare materialmente entro 15 giorni, altrimenti il sistema rischia il tracollo”.
A lanciare l’allarme è Lucio Pirillo, presidente campano e di Napoli dell’Uneba. Che insiste: le banche non accettano più i fidi, alcune strutture stanno già chiudendo. Non si tratta pero’ di enti soci Uneba.
Resta la gravità della situazione, dovuta al fatto che che da settembre 2007 il Comune di Napoli non versa agli enti le rette di mantenimento per minori e anziani assistiti. Mettendo a rischio sia l’assistenza per le persone piu’ bisognose che i tremila posti di lavoro degli operatori delle strutture.
Lo stanziamento atteso è di circa 20 milioni di euro.
Visti i problemi del bilancio del Comune di Napoli, i finanziamenti dall’assessorato comunale si sono interrotti; uno contributo è ora atteso dalla Regione.
“La questione finanziamenti – spiega Pirillo – è complessa: il Comune di Napoli non può da solo sostenere una adeguata politica socio-assistenziale. Per tali motivi, chiediamo un sollecito invio dei finanziamenti da parte della Regione Campania e, in più, sottolineiamo l’esigenza che si apra un tavolo di confronto presso la Prefettura di Napoli perché il Governo intervenga in maniera adeguata, E’ una questione drammatica, un’emergenza che riguarda la condizione minorile a Napoli; i ragazzi napoletani a rischio non possono essere considerati figli di un Dio minore”.
Qui tutti gli articoli sull’emergenza a Napoli.
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