Più preoccupazioni che certezze sulla vicenda delle tariffe postali per il non profit.
Tutto è rimasto all’ultimo aggiornamento pubblicato: manca ancora l’ultimo passaggio burocratico, una firma su un decreto, perché entri in vigore il decreto che stanzierebbe 30 milioni di euro. La misura era stata prevista per eliminare almeno per il 2010 gli effetti dell’enorme (+ 500%) aumento delle tariffe scattato il 1 aprile. Era stata approvata a maggio. Ma l’ultimo passaggio non è mai stato fatto. Quindi, se anche la firma arriverà, i benefici saranno in pratica solo per il mese di dicembre, fino al termine dell’anno solare e non oltre.
Inoltre scade il 31 dicembre anche la tariffa concordata da non profit e Poste dopo la cancellazione delle agevolazioni. Grazie a questa tariffa concordata gli enti hanno avuto un aumento considerevole del costo delle spedizioni, ma inferiore a quello previsto dalla misura governativa.
Per il 2011, quindi, non c’è certezza. O meglio: se non interverranno altri provvedimenti, o altri accordi con Poste Italiane, il non profit pagherà per spedire i suoi notiziari il 500% di quanto pagava 12 mesi prima.
Nel frattempo, 107 organizzazioni del non profit hanno firmato questo appello rivolto al governo per “il ripristino di una tariffa postale ragionevole e concordata per il non profit, che valga per la parte finale di quest’anno e soprattutto per gli anni a venire” come pure “per l’immediata convocazione di un tavolo di discussione per definire tempestivamente l’evoluzione delle tariffe postali per il settore non profit per gli anni 2011 e seguenti”.
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