Non sono ancora stati stanziati i 30 milioni di euro per riportare temporaneamente ai livelli degli anni scorsi le tariffe postali per il no profit.
Dopo l’aumento introdotto dal ministero dello sviluppo economico lo scorso 30 marzo, il decreto incentivi aveva stanziato 30 milioni di euro per cancellare gli effetti dell’aumento per il 2010. Ma perché questi 30 milioni vengano effettivamente stanziati e beneficino le associazioni è necessario un ultimo passaggio burocratico. Che è atteso da tempo ma ancora non arriva. “Il decreto interministeriale che dovrebbe liberare i fondi – spiega infatti il giornale Vita – è fermo da più di tre mesi sulla scrivania del ministro Tremonti”.
Nel frattempo, per limitare i danni dell’aumento di spesa postale, alcune associazioni hanno inviato alle Poste una propria autonoma proposta: chiedono cioè, spiega Vita, che a tutte le associazioni sia esteso il servizio “Postatarget Creative Sperimentale”, dal mese di agosto fino all’effettiva emanazione del decreto che sbloccherebbe i 30 milioni. Per parte loro, le Poste hanno fatto una proposta di agevolazione alle associazioni a no profit: tariffe inferiori a quelle previste dal decreto del 30 marzo, ma superiori a quelle che l’agevolazione dei 30 milioni consentirebbe.
In ogni caso, la questione riguarda solo il 2010. Nel 2011, se non ci saranno interventi del governo, le tariffe per il no profit saranno al livello più alto.
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