Le domande di accesso ai corsi di laurea per infermiere nell’anno accademico 2023/24 calano del 10% rispetto al 2022/23 e sono al loro valore più basso degli ultimi 4 anni.
I posti messi a disposizione dalle università, invece aumentano leggermente. Complessivamente, ci sono 22870 domande per 19860 posti per diventare infermiere.
Per effetto dell’aumento dei posti nei corsi di laurea, si prevede nei prossimi anni un aumento dei laureati infermieri, come mostra la tabella.
Ma è un aumento che certamente non basterà a coprire l’aumento della domanda di infermieri nella sanità e nel sociosanitario. Anche perchè, come evidenzia Fnopi, gli attuali 10.000 pensionamenti annui di infermieri dal 2029 raddoppieranno,
Uneba da anni evidenzia il problema della carenza di infermieri, ad esempio sottolineando il contrasto tra il bisogno di infermieri sul mercato e il numero chiuso delle università, che respinge le richieste di aspiranti futuri infermieri.
Già nel 2021 Uneba aveva lanciato un appello alle università per aumentare i posti nei corsi di laurea in infermieristica.
Oltretutto l’attivazione di case di comunità e ospedali prevista dal PNRR porta ad un ulteriore aumento del fabbisogno di infermieri.
I dati sulle iscrizioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie per il 2023/24, a cura di Angelo Mastrillo, pubblicati dal Sole 24 Ore, sono il proseguimento della serie per gli anni precedenti che Unba pubblicò dopo la partecipazione di Mastrillo al congresso Uneba Veneto a settembre 2021.
Per ovviare alla carenza di infermieri Uneba sostiene la necessità di far arrivare infermieri stranieri e in questa direzione si è mossa attraverso il progetto Samaritanus Care di Fondazione Samaritanus.
Fondazione Samaritanus, con Aris e Uneba, ha presentato il progetto al ministro della salute Orazio Schillaci, che si è detto “pronto a collaborare per facilitare l’arrivo in Italia dei primi infermieri da voi selezionati all’estero”. E a metà settembre il ministro Schillaci ha dichiarato: “stiamo lavorando dunque, da un lato, perché la professione infermieristica diventi più appetibile, ma nel breve dobbiamo avere accordi con Paesi stranieri per avere un numero adeguato di infermieri. Stiamo chiudendo un accordo con l’India per avere un numero congruo di professionisti£
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