Venerdì 25 maggio a Padova Uneba Veneto organizza il convegno “Famiglie e territori: scelte e valori del Veneto che assiste i più fragili”: anzitutto un’occasione di riflessione sui valori che accomunano e guidano gli enti Uneba Veneto nel servizio quotidiano alle persone.
In vista del convegno proponiamo una serie di riflessioni su questi stessi valori, che sono raccolte qui: attraverso le esperienze degli enti associati abbiamo parlato di qualità e personalizzazione dell’assistenza, proposte Uneba sugli schemi di accordo contrattuale, valorizzazione della longevità e cura dell’intero percorso di vita, sì ai controlli sugli enti ma con criteri univoci e definiti, collaborazione tra gli enti associati, identità del non profit.
Proponiamo ora il contributo di Fondazione Irpea, ente associato Uneba Veneto di Padova, sull’impegno per l’inclusione della persona con disabilità e sul lavoro anche attraverso la costruzione di reti con il territorio circostante. Proprio la valorizzazione della persona fragile e il legame -delle persone e dell’ente- con il territorio in cui vivono sono due dei valori fondanti di Uneba Veneto, da difendere e da diffondere.
Qui tutte le riflessioni e i contributi sui valori di Uneba Veneto
L’inclusione sociale e la qualità di vita delle persone con disabilità
La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, ha decretato in modo chiaro che la disabilità prima di essere considerata dal punto di vista assistenziale, politico, organizzativo, dev’essere considerata innanzitutto dal punto di vista dei diritti umani.
Per questo l’obiettivo principale di Fondazione Irpea è stato quello di ripensare i servizi creando le condizioni affinchè le persone possano esercitare pienamente i loro diritti e quindi di vivere pienamente la loro dignità rafforzando un approccio culturale e metodologico inclusivo; servizi che diano opportunità vere rispettose dell’età, considerate come portatrici di diritti e di doveri nei confronti delle comunità e protagoniste della propria vita.
In tal senso, nei servizi alla disabilità della Fondazione, sono state ideate delle proposte aperte al territorio, che possano aiutare la persona a vivere con qualità l’intera esistenza, pensandola come soggetto che collabora, partecipa, sceglie il processo di inclusione sociale.
Il lavoro educativo si è quindi orientato non solo alla promozione di incontri, ma anche a stimolare il territorio circostante, i cittadini, le associazioni, al desiderio di conoscere, sperimentarsi nella relazione, di vivere esperienze conferendo dignità autonoma per realizzare una vera inclusione costruendo reti, connessioni, scambi di risorse e abilità.
Per i servizi alla disabilità della Fondazione Irpea significa diventare in grado di generare innovazione sociale dando valore al lavoro di rete nel territorio accompagnando la comunità ad essere accogliente.
Per realizzare tali obiettivi sono state coinvolte in modo attivo le persone con disabilità, considerando le loro aspettative ed è stato creato un dialogo diretto con il loro territorio di appartenenza, attraverso il coinvolgimento di associazioni sportive e ricreative che possano soddisfare la necessità di relazione anche nel tempo libero delle persone, sia dei Centri Diurni che delle Comunità Alloggio. In tal senso, l’affiliazione con alcune associazioni sportive e non del territorio, ha permesso la partecipazione a numerosi eventi sportivi, l’avvio di un progetto di rugby integrato e di nordic walking, la partecipazione ad eventi e spettacoli.
I Centri Diurni hanno attivato progetti che permettano alle persone con disabilità di vivere il ruolo da persona adulta e capace; in quest’ottica è stata affidata loro la gestione della portineria della Fondazione IRPEA e sono state create collaborazioni con la scuola Vanzo, dove alcune persone con disabilità collaborano come aiuto alla segreteria, nella preparazione delle tavole e nel riassetto della mensa dopo i pasti. Inoltre è stato attivato un laboratorio di cucina per far acquisire competenze e autonomia a persone giovani inserite all’interno del Centri diurni che si è sviluppato con l’ideazione di alcuni incontri di scuola di cucina aperti al territorio nei quali il ruolo dell’ “aiuto cuoco” è ricoperto da ragazzi con disabilità.
Un ruolo inclusivo alle persone con disabilità è stato dato anche dal progetto “Coltiviamo il nostro futuro”, all’interno del quale si è cercato di offrire alle persone disabili la possibilità di acquisire competenze lavorative e di incrementare le loro capacità relazionali, elementi indispensabili per l’adattamento ai diversi contesti organizzativi e di vita sociale, con l’idea di passare da una mera assistenza alla collaborazione, promuovendo competenze, creando opportunità e rimuovendo meccanismi di esclusione.
No comment yet, add your voice below!