Il Comune di Napoli ritarda ancora una volta i pagamenti agli enti associati Uneba che a si prendono cura di oltre tremila bambini. Costringendo gli enti che svolgono un’indispensabile impegno di solidarietà a ritrovarsi strozzati dai debiti, e non per colpa loro.
In un ultima, sdegnata lettera inviata al sindaco Rosa Jervolino e agli assessori alle politiche sociali Giulio Riccio e alle risorse strategiche Riccardo Realfonso, Uneba Napoli ricorda che il Comune, contrariamente a quanto promesso, non parrebbe intenzionato a saldare a breve agli istituti le quote per il mantenimento dei minori dei mesi di luglio, settembre e ottobre 2008. Bensì solo quelle di di luglio 2008. Niente settembre e ottobre. Sono 1,6 milioni di euro in meno, tolto ulteriore ossigeno a enti già strozzati.
Fondi oltretutto che erano stati promessi per settembre 2009, e siamo a fine ottobre. L’assessore Riccio si era impegnato pubblicamente a versare 2,7 milioni di euro per alcuni dei mesi arretrati entro la prima metà di luglio, altri 2 milioni di euro entro il 10 ottobre e di 1 milione e 700mila euro entro il 15 dicembre 2009
“Se ciò dovesse rispondere al vero, trattasi di un provvedimento irresponsabile e superficiale che dimostra il totale disinteresse di codesta amministrazione nei riguardi di bambini e bambine appartenenti a quella Napoli povera, bisognosa e ad alto rischio di devianza”, scrivono Lucio Pirillo, presidente Uneba Napoli, e Antonio Cicia, segretario generale.
Quello del periodo da luglio a ottobre, oltretutto, è solo una parte dell’ arretrato che il Comune di Napoli non ha ancora versato agli istituti. Mancano, e sono un buco nei conti, le quote di maggio e giugno 2008, ma pure del quadrimestre settembre-dicembre 2007, due anni fa. E ancora, è tristemente superfluo precisare che non è stato fatto alcun pagamento agli istituti per la loro attività di tutto il 2009.
Il danno non è fatto solo agli istituti. Il danno è fatto anzitutto ai minori. Anche perché ora c’è davvero il rischio che gli istituti, con l’acqua alla gola per i debiti con le banche ma pure delusi e sfiduciati verso il Comune, chiudano per sempre. E rinuncino, a malincuore, alla loro attività con i minori. Chi si prenderebbe cura di loro allora? Quale sarebbe il loro futuro?
Jervolino, Riccio e Realfonso “forse non si rendono conto della gravità della situazione”, scrivono Cicia e Pirillo per Uneba Napoli. Nella lettera definiscono “a dir poco deplorevole” l’atteggiamento dell’amministrazione e invitano sindaco ed assessori “ad assumersi, con la massima urgenza, le proprie responsabilità al fine di portare quel clima indispensabile di serenità tra gli istituti aderenti all’Uneba che svolgono un preziosissimo servizio a favore della collettività minorile”.
Qui tutti gli articoli di www.uneba.org sulla dolorosa vicenda dei mancati pagamenti. Qui, e qui sotto di seguito, il testo integrale della lettera inviata da Pirillo e Cicia.
Napoli 28 ottobre 2009
On.le Rosa JERVOLINO RUSSO
Sindaco del Comune di NAPOLI
Dr. Giulio RICCIO
Assessore alle Politiche Sociali
Prof. Riccardo REALFONSO
Assessore alle Risorse Strategiche
LORO SEDI (con preghiera di diffusione)
OGGETTO : Pagamenti rette mantenimento minori semiconvittualizzati.
Ancora una volta questa UNEBA deve annotare, amaramente e suo malgrado, il mancato rispetto degli impegni assunti da codesta Amministrazione. Infatti, secondo le romesse del Signor Assessore Riccio, gli Istituti avrebbero dovuto, già da tempo, ncassare le rette relative al periodo Luglio e Settembre/Ottobre 2008.
Oggi, in via del tutto ufficiosa, si apprende,con vivissimo sconcerto, che si stanno
approntando i pagamenti relativi al solo mese di luglio lasciando senza neanche un euro chi, (tanti) in luglio non ha svolto attività a causa di mancanza di fondi er poter svolgere le attività estive.
Se ciò dovesse rispondere al vero, trattasi di un provvedimento irresponsabile e superficiale che dimostra il totale disinteresse di codesta Amministrazione nei riguardi di ambini e bambine appartenenti a quella Napoli povera, bisognosa e ad alto “rischio” di evianza.
Questa UNEBA, mentre manifesta la profonda delusione da parte degli Istituti interessati che si aspettavano un po’ di “ossigeno” per poter continuare l’attività, rappresenta alle S.V. il proprio sconcerto unitamente ai dubbi circa la continuità assistenziale che in atto gli Istituti,a loro spese, stanno svolgendo. Si paventa, infatti, una clamorosa e totale chiusura di tutte le attività assistenziali con il rischio
concreto che circa tremila ragazzi e ragazze vengano lasciati al loro destino con i loro insegnanti, i loro educatori gli assistenti e le loro famiglie.
Le SS.VV. forse non si rendono conto della gravità della cosa per la quale si ha concrete intenzione di interessare gli organi competenti del Governo Centrale oltre a tutti gli organi di stampa e televisione.
Pertanto le SS.VV. in indirizzo, sono vivamente invitate ad assumersi, con la massima urgenza, le proprie responsabilità al fine di portare quel clima indispensabile di serenità tra gli Istituti aderenti all’UNEBA che svolgono un preziosissimo servizio a favore della collettività minorile di cui tanto si parla.
Si attende, quindi, un immediato riscontro alla presente con l’augurio che l’Onorevole Sindaca voglia, in prima persona, impegnarsi per porre fine a tale, a dir poco deplorevole,atteggiamento dell’Amministrazione che presiede.
Richiamando la responsabilità morale e civile di tutti in generale e delle SS.VV. in particolare, si confida e si ringrazia.
Con molti distinti ossequi.
IL SEGRETARIO GENERALE — IL PRESIDENTE
(Dr. Antonio CICIA) — (Dr. Lucio PIRILLO)
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