Occorre uno stanziamento di 1 miliardo e 306 milioni di euro nella legge di bilancio -835 milioni dalla sanità e 471 milioni dal sociale- per cominciare a tradurre in pratica la riforma della non autosufficienza approvata a marzo 2023.
Lo chiede il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, presentando le sue proposte sulla legge di bilancio.
“S’intende – si legge nel comunicato stampa del Patto Non Autosufficienza -agire già dal 2024 in ciascuno dei principali ambiti del settore: assistenza domiciliare, servizi residenziali e trasferimenti monetari”.
Per la residenzialità, in particolare, la proposta del Patto è aumentare l’ intensità assistenziale. Per raggiungerla si propone di introdurre un contributo statale permanente di 11,25 euro per giornata di degenza per tutte le strutture operanti nella rete a titolarità pubblica (si intendono le strutture accreditate o convenzionate con il settore pubblico).
Queste risorse sono trasferite dallo Stato alle Regioni affinché incrementino l’intensità assistenziale nelle
loro residenze. I fondi ricevuti possono essere utilizzati da ogni Regione per incrementare i minuti di qualunque professionalità coinvolta (infermieri, OSS, fisioterapisti, medici e altre) nella residenzialità, sulla base della propria specifica situazione. La spesa aggiuntiva è di 408 milioni annui di euro nel 2024, con avvio il 1° luglio, e di 809 milioni a decorrere dal 2025. Tali risorse provengono dalla sanità.
Base di questa proposta è lo studio “L’innalzamento della qualità nelle strutture: criteri e dati”, curata da Daniele Massa di Diaconia Valdese, Antonio Sebastiano di Liuc e Virginio Marchesi di Uneba, che trovate a pagina 38 delle proposte per la legge di bilancio 2024 del Patto Non Autosufficienza
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Uneba fa parte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ed ha contribuito a elaborare le proposte per la Legge di Bilancio, in particolare con Virginio Marchesi, Virginio Brivio e Giovanni Di Bari.
La legge Delega in materia di politiche in favore delle persone anziane contenente la riforma della non autosufficienza è stata approvata a marzo 2023.Il Governo ha tempo fino a gennaio 2024 per approvare i decreti delegati. “I decreti attuativi – nota il presidente Uneba Franco Massi -stabiliranno i contenuti e la priorità e dovranno collegarsi, per la concreta attuazione, agli stanziamenti di bilancio. Se si vogliono raggiungere, seppur con gradualità, gli obiettivi della legge sono necessari cospicui investimenti pluriennali”. Il Patto sta elaborando proposte per i decreti attuativi.
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