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Legge sulla povertà: cosa prevede per il Terzo Settore

E’ legge la "Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali", chiamata "legge contro la povertà" dai media.

Si tratta di una legge delega: fissa dei principi generali a cui dovrà attenersi il Governo nei suoi decreti attuativi. Ma è solo quando saranno approvati questi decreti che i principi generali si tradurranno in pratica (proprio come per la Riforma del Terzo Settore).

Ecco il testo della legge contro la povertà

In base alla legge, il Governo dovra’ approvare, entro 6 mesi decreti per istituire il Reddito di Inclusione (REI), livello essenziale da garantire in tutta Italia. Lo si potrà ottenere solo aderendo a un "progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà", stilato in base ad una valutazione multidimensionale del bisogno. Questo reddito comprenderà anche una componente di servizi alla persona, assicurati dalla rete dei servizi e degli interventi sociali di cui alla legge 328.

l Reddito di Inclusione dovrà dare priorità a nuclei familiari:

 

  • con figli minori o con disabilità grave
  • o con donne in stato di gravidanza accertata
  • o con persone di età superiore a 55 anni in stato di disoccupazione 

 

"Secondo i dati diffusi dal ministro – riporta ll Post, il REI sarà ricevuto da circa 400 mila famiglie, e ne beneficeranno 1,7 milioni di persone. Si tratta di un quarto dei 4,6 milioni di persone che secondo l’ISTAT si trovano in povertà assoluta. (…) Lo stanziamento previsto per finanziaria il REI nel 2016 è di circa 2 miliardi, con altri 2 miliardi già previsti per il 2018".

La legge delega prevede anche l’istituzione di un organismo di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali, guidato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali; questo organismo dovrà consultare periodicamente "le parti sociali e gli organismi rappresentativi degli enti del Terzo settore al fine di valutare l’attuazione delle disposizioni di cui alla presente legge" e possa coinvolgere questi organismi in gruppi di lavoro "finalizzati alla predisposizione di analisi e di proposte in materia di contrasto della povertà".

La legge delega fissa come principi anche:

rafforzamento della gestione associata nella programmazione e nella gestione degli interventi a livello di ambito territoriale (…) anche mediante la previsione di meccanismi premiali nella distribuzione delle risorse

promozione di accordi territoriali tra i servizi sociali e gli altri enti od organismi competenti per l’inserimento lavorativo, l’istruzione e la formazione, le politiche abitative e la salute, nonché attivazione delle risorse della comunità e, in particolare, delle organizzazioni del Terzo settore e del privato sociale impegnate nell’ambito delle politiche sociali

rafforzamento del sistema informativo dei servizi sociali (…) e in particolare, del Casellario dell’assistenza

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