“Risulta indispensabile un intervento urgentissimo di sostegno a tutte le aziende e imprese del settore socio-sanitario sia pubbliche che private”
Lo ribadisce Uneba assieme a altri 16 associazioni di categoria del settore, riuniti nel Coordinamento Inter-Associativo del settore Socio-sanitario in una lettera inviata al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome e ai Gruppi Parlamentari del nuovo Parlamento.
Il sociosanitario scrive alle Regioni – Lettera 18 ottobre 2022
“Con D.L. n. 144/2022 – si legge nella lettera firmata anche dal presidente Uneba Franco Massi- a fronte degli aumenti energetici, sono state predisposte misure economiche a sostegno solo di alcuni enti, e limitatamente all’ambito della disabilità (art.8), escludendo così tutto il settore della residenzialità e semi residenzialità per anziani non autosufficienti (…)
“Ci ritroviamo ancora una volta a constatare una generale inconsapevolezza della gravità estrema della situazione del settore (…) della residenzialità a favore delle persone anziane in condizione di non autosufficienza non assistibili a domicilio, col rischio di pesantissime ripercussioni sia sulla tenuta delle strutture e dei servizi che queste rendono, sia sulle rette applicate, con incrementi che abbiamo stimato potrebbero colpire le famiglie per importi di 8/10 euro al giorno per ogni ospite, generando così pesanti ripercussioni anche a carico dei Comuni che si vedrebbero investiti di pressanti richieste di sostegno economico”.
Oltre al sostegno al settore per far fronte agli enormi rincari del costo dell’energia, il Coordinamento ribadisce “la richiesta già formulata di un tempestivo adeguamento tariffario proporzionato quantomeno all’indice Istat, tenuto conto che solo alcune Regioni vi hanno provveduto in maniera ridotta e comunque insufficiente, e che le rette attuali, ferme da oltre un decennio, non consentono nemmeno la copertura dei costi”.
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