Continua la situazione delicata del settore socio sanitario in Calabria. Ma con qualche spiraglio, dopo l’ultimatum di Uneba Calabria, assieme ad Anaste, Agidae ed Aris, organizzazioni di categoria delle strutture socio sanitarie calabresi che avevano comunicato la decisione di sospende le attività assistenziali dal prossimo 5 novembre ed avviare le procedure per la cassa integrazione dei dipendenti e il trasferimento di tutti gli ospiti.
Giovedì 29 settembre, infatti, il presidente don Biagio Amato per Uneba e i rappresentanti delle altre associazioni hanno incontrato il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, che ha mostrato sensibilità verso i problemi del settore ed ha annunciato l’intenzione della Regione di saldare entro il 2011 tutto il debito pregresso della sanità verso le strutture socio riabilitative. Sarebbe l’equivalente di una grossa boccata d’ossigeno per le strutture e per i lavoratori.
Inoltre, l’assessore alle politiche sociali della Regione Calabria Francescantonio Stillitani ha comunicato mercoledì 27 settembre che ‘‘sono stati predisposti decreti di liquidazione per quasi 7 milioni di euro destinati al pagamento di alcune mensilita’ arretrate alle strutture socio sanitarie”. L’assessore promette che saranno pagate quattro mensilita’ alle strutture protette per disabili: tre mensilita’ per le strutture protette per anziani, due mensilita’ per le Rsa. La diversita’ delle liquidazioni dipende dalle differenti percentuali con cui le strutture socio sanitarie gravano sul Fondo sociale regionale’‘ . Da questo infatti verranno attinte le risorse per il pagamento.
In Calabria infatti, spiega l’assessore, “le rette per le case protette per disabili gravano per il 40 per cento sul bilancio della Sanita’ e per il restante 60 per cento sul Fondo sociale, quelle per le case protette per anziani gravano il 50 per cento sulla sanita’ e per il 50 sul sociale; quelle per le Rsa gravano per il 70 per cento sulla Sanita’ e 30 per cento sul sociale”.
Fondazione Betania strozzata dai crediti verso Asp e Regioni
I grandi ritardi dei finaziamenti da parte delle istituzioni hanno messo alcuni enti in condizione di dover ritardare il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Nel caso dell’associato Uneba Calabria Fondazione Betania, questa situazione ha portato ad una manifestazione di protesta dei lavoratori. A cui don Biagio Amato, presidente di Fondazione Betania e di Uneba Calabria, ha risposto con questo comunicato stampa. In cui si riepilogano i crediti che Betania vanta:
- 1,7 milioni dalla Asp di Catanzaro per i primi sei mesi del 2011
- 4,5 milioni per le strutture per disabili
- 3,5 milioni per la quota sociale per gli anziani
Totale: quasi 10 milioni!
“Si può ben comprendere – scrive Amato – la reazione di alcuni operatori della Fondazione i quali hanno scelto di manifestare il loro disagio personale e familiare. (…) Ma il diritto al pagamento degli stipendi. potrà essere assicurato innanzitutto con il pagamento alla Fondazione Betania delle stesse mensilità già pagate dall’ASP di Catanzaro alle altre strutture socio-sanitarie”.
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