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Calabria – Gli impegni della Regione sui contratti 2011 e sulle quote sociali 2010 per le strutture sociosanitarie

Pubblichiamo il comunicato stampa di Uneba Calabria assieme alle altre associazioni regionali delle strutture sociosanitarie. Interviene in merito all’incontro con i rappresentanti della Regione e agli impegni presi riguardo alla grave situazione di mancati o ritardati pagamenti che si sta verificando.

Un incontro operativo ed essenziale, con impegni concreti che debbono vedere coinvolti, per la loro realizzazione, non solo la Regione ma anche i Commissari delle cinque aziende sanitarie provinciali.

L’incontro delle Associazioni regionali delle strutture socio-sanitarie della Calabria (Agidae, Anaste, Aris ed Uneba) con l’avv. Francesco Zoccali, nella qualità di direttore generale della presidenza della Giunta, e con l’on Nazzareno Salerno, nella qualità di presidente della Terza Commissione Consiliare, ha permesso, finalmente, di evidenziare che esiste tutto un mondo dell’assistenza che, per molto tempo, non è stato tenuto nella dovuta considerazione. Un mondo che occupa uno spazio sociale e sanitario esclusivo perché nessun ente pubblico gestisce questi servizi alle persone con problemi di non autosufficienza e di inclusione (circa 5000). Un mondo che dà lavoro a circa 4000 operatori ed operatrici.

Nell’incontro, il direttore Zoccali, ha dimostrato, infatti, di conoscere bene il settore. Di avere ben presenti i problemi che da qualche anno condizionano la vita delle Strutture accreditate. Ma anche di voler capire se tutte le attuali prestazioni socio-sanitarie siano necessarie ed appropriate per pervenire, da parte della politica, ad un riordino sereno ma serio che permetta di recuperare eventuali costi e finalizzarli a nuovi servizi.

Un incontro franco che ha toccato in particolare alcune problematiche. Come garantire che gli Erogatori possano sbloccare i flussi finanziari per finanziare le attività in presenza di blocchi prolungati dei pagamenti delle contabilità? Innanzitutto con la firma urgente dei contratti 2011. Ciò, ha ribadito Zoccali, permetterebbe alle ASP di pagare i primi mesi del 2011. Ma anche garantirebbe le strutture davanti alle banche e società finanziarie per eventuali iniziative di factoring.

Per rendere maggiormente possibile lo sblocco di tale flusso, propone Zoccali, è bene che le ASP certifichino il servizio socio-sanitario reso nel 2010 ed il pagamento già effettuato per la parte di competenza della sanità, e che il Dipartimento alle politiche sociali prenda atto di tale certificazione. Per i contratti 2011, inoltre, una clausola integrativa, garantirà la legittimità della sottoscrizione anche senza la firma da parte del Settore Regionale alle Politiche sociali.

E’ stato confermato anche che la Regione ha già emanato il decreto per trasferire alle Asp le somme necessarie per pagare atre due mensilità della quota sociale relative al 2010.

Certo, rimane ancora del tutto aperto il grave problema della copertura di bilancio relativa alle attività di spettanza delle Politiche sociali regionali. Non è possibile una soluzione a breve termine. E’ stantio ribadito sia dall’avv. Zoccali che dall’on. Salerno. Ma, insieme, hanno assicurato che a settembre sarà emanata una legge ad hoc per garantire tale copertura.

Le Associazioni, prima dell’incontro, avevano stabilito di organizzare una grande manifestazione a Catanzaro qualora i risultati fossero stati deludenti. Dopo l’incontro hanno convenuto che sia il direttore Zoccali che il presidente Salerno abbiano dimostrato tutto l’interesse a pervenire in tempi rapidi ad una soluzione definita delle problematiche che toccano il settore. E ciò forti dell’avallo dello stesso Presidente Scopelliti al quale Zoccali ha riferito dell’incontro prima della chiusura dei lavori.

L’appuntamento con l’avv. Zoccali sarà fra giorni qualora le Associazioni dovessero trovare ostacoli alla realizzazione delle iniziative esaminate insieme durante l’incontro. Anche se, ad onor del vero, lo stesso Zoccali ci ha comunicato che subito dopo di noi, avrebbe incontrato proprio i Commissari delle ASP calabresi ai quali avrebbe riferito i contenuti di tali iniziative.

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