La Regione Veneto ha istituito l’affido per gli anziani con la legge regionale 2/2015 pubblicata sul bollettino ufficiale del 24 febbraio 2015 “Disciplina del servizio di affido a favore di anziani o di altre persone, a rischio o in condizione di disagio sociale”. (La legge è inserita anche nella Rassegna Legislativa Uneba Veneto inviata sabato 7 marzo)
Previsti dall’articolo 3 tre tipi di affido, anche di durata breve:
“a) piccolo affido, concernente la prestazione di aiuto per comuni incombenze della vita quotidiana
b) affido di supporto, concernente la cura della persona che, pur essendo in grado di vivere da sola nella propria casa, ha difficoltà di gestirsi
c) affido in convivenza, concernente l’accoglienza del beneficiario in casa dell’affidatario o di quest’ultimo in casa del beneficiario”.
Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge la giunta dovrà approvare uno schema tipo di accordo tra beneficiario e affidatario, stabilire i requisiti per beneficiario e affidatario e stabilire come si svolge l’affido. In particolare, per quanto riguarda attivazione e monitoraggio dell’affido, la legge prevede “la possibilità di avvalersi di soggetti privati senza fine di lucro, operanti nel settore dei servizi sociali”.
Sempre entro 90 giorni, la giunta stabilisce come l’affido si inserisce nella programmazione regionale socio-sanitaria “promuovendo sin da subito, anche in via sperimentale, progetti di servizio di affido di carattere sociale o socio-sanitario”.
Da ricordare però che la giunta del Veneto è in scadenza: a maggio 2015 ci sono le elezioni regionali.
No comment yet, add your voice below!