E’ mancato mercoledì 13 gennaio mons. Antonio Varotto (nella foto sotto), fondatore, nel 1955 dell’Opera Immacolata Concezione di Padova, ente associato a Uneba Veneto.
Il suo funerale si tiene sabato 16 alle 10 presso la chiesa della Fondazione Opera Immacolata Concezione in via Nazareth 58 a Padova, qui.
Mons. Varotto, 96 anni, figlio di Bartolomeo ed Albina, era originario di Bosco di Rubano, vicino a Padova. Sacerdote della diocesi di Padova., fu ordinato nel 1935. Nel 1955 conobbe la dirigente delle Acli Nella Berto e con le comincia a ragionare sulla necessità di dare accoglienza a persone bisognose: è del 1956 l’apertura di “Villa San Giuseppe”, in cui vengono accolte 18 anziane.
Era l’inizio di quella che sarebbe stata l’Opera Immacolata Concezione. Dal 1961 mons. Varotto si dedicò a tempo pieno a questa attività, rinunciando al compito di parroco accompagnato dalla dedizione e competenza della Berto. Dopo più di cinquant’anni di sviluppo, oggi l’Opera si sviluppa in nove centri nel Veneto, con circa 2200 ospiti e circa 1400 dipendenti.
Mons. Varotto ne era diventato presidente emerito, lasciando la presidenza ad Angelo Ferro. Che così lo ricorda: “E’ stato per tutti noi un pastore di grande umanità. lungimirante nelle decisioni anche coraggiose ed innovative . Sempre presente e generoso, insieme alla signorina Nella Berto è stato un esempio di eccellenza nella coniugazione di valori religiosi e attivismo laico, in un momento storico nel quale, non a caso, a Padova sono nati con spinte propulsive simili anche il Cuamm e l’Opera della Provvidenza di Rubano. Primo, in un Italia giovane quale quella del boom economico degli anni ‘50, ha colto quanto la longevità poteva essere una vera risorsa per la società, tutelandone la dignità e rafforzandone il benessere spirituale. Sono certo che da lassù continuerà a proteggere questa sua creatura terrena” .
Qui maggiori informazioni su mons. Varotto.
No comment yet, add your voice below!