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Uneba Varese, Inail e Liuc assieme per la sicurezza sul lavoro

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto di Uneba Varese, Inail e Liuc.

Incrementare il livello di sicurezza sul lavoro per il personale delle Rsa, grazie a un’opportuna formazione sul tema: con questo obiettivo è stato siglato oggi un accordo di collaborazione tra l’Università Carlo Cattaneo – Liuc (tramite l’Osservatorio Settoriale sulle Residenze Sanitarie Assistenziali, promosso dal Crems Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale), Inail (sede di Varese) ed Uneba Varese.

La collaborazione tra le tre realtà nasce dalla presa di coscienza di una problematica molto sentita nelle rsa del territorio, che vedono operare al proprio interno un numero sempre crescente di lavoratori (circa 6.000 in provincia di Varese, per 53 Rsa che coprono il 20% dei posti letto in Lombardia) a fronte del progressivo invecchiamento della popolazione e della conseguente diffusione di malattie invalidanti.

Negli ultimi anni il fenomeno infortunistico del personale impiegato è rimasto sostanzialmente costante, nonostante gli investimenti in termini di formazione del personale e di ammodernamento delle attrezzature: in particolare, si riscontra nel settore socio-sanitario un consistente numero di accadimenti infortunistici di media entità causato soprattutto dal non corretto spostamento di pazienti allettati o in carrozzina, con danni all’apparato muscolo-scheletrico.

La banca dati statistica di Inail fornisce un quadro esaustivo del contesto in cui si sviluppa il progetto: guardando al triennio 2008 – 2010, si può notare come nel settore sanità e servizi sociali si sia passati in Italia dai 39.553 infortuni del 2008, ai 43.509 del 2009 fino ai 43.849 del 2010; in Lombardia sono stati invece 6.247 nel 2008, 6.780 nel 2009 e 6.716 nel 2010; in provincia di Varese 575 nel 2008, 595 nel 2009, 597 nel 2010.

La maggior parte del personale coinvolto dal fenomeno infortunistico è rappresentato dalle figure assistenziali di base: si tratta per la maggior parte di lavoratrici donne (il 72% a livello nazionale, 27% regionale, 23% provinciale), con un basso livello di scolarizzazione anche di nazionalità non italiana (extracomunitarie o di Paesi dell’est europeo), con conseguenti problemi linguistico-culturali che “aggravano” il fenomeno infortunistico e rendono più problematica l’attività formativa.

Gli infortuni nella maggior parte dei casi portano a inabilità temporanee (che si risolvono in un periodo compreso tra i 24 e i 32 giorni), con un costo medio di 1.300 euro. La fascia d’età maggiormente interessata va dai 35 ai 49 anni.

“L’accordo di collaborazione sottoscritto con l’Inail ed Uneba Varese – spiega Antonio Sebastiano, Direttore dell’Osservatorio sulle Rsa dell’Università Carlo Cattaneo- è una ulteriore ed importante testimonianza del ruolo proattivo svolto dall’Osservatorio a vantaggio dei propri associati. La forza dell’Osservatorio infatti sta proprio nel non limitarsi ad essere un centro informativo sui trend di settore; al contrario, fin dalla sua nascita, risalente al gennaio del 2006, ci si è adoperati con tutti i soggetti coinvolti per sviluppare una logica di servizio a vantaggio delle Rsa, con anche la creazione di iniziative formative finanziate.

Il tema della sicurezza è molto sentito all’interno delle Rsa per il particolare e delicato tipo di servizi erogati, per cui ci aspettiamo un’ampia e attiva risposta dal nostro territorio rispetto alle iniziative che proporremo in stretta collaborazione con Inail e Uneba”.

Grande soddisfazione da parte di Inail, nelle parole di Giuseppina Gentile, direttore sede Inail di Varese: “Il progetto è volto a far crescere la cultura della sicurezza e a contenere gli infortuni attraverso un’iniziativa di alta formazione mirata ad un delicato comparto la cui efficienza si misura dagli elevati standard di sicurezza degli addetti e degli ambienti di lavoro. Garantire la tutela della salute di chi opera nelle Rsa attraverso i previsti interventi di supporto e di aggiornamento dei soggetti che quotidianamente si occupano di formazione, vuol dire anche salvaguardare coloro che trovano ospitalità in strutture sostitutive, spesso in maniera definitiva, della propria casa e che a maggior ragione devono poter confidare su un livello qualitativo alto di prestazioni. Importante la comune ottica della prevenzione degli infortuni in un settore di attività a forte indice di frequenza e il taglio del progetto nei termini di un ‘intervento di sistema’ integrato, con la messa a punto di azioni formative partecipate e condivise tra i firmatari dell’accordo”.

Marco Petrillo, presidente di Uneba Varese, ha sottolineato: “La firma di questo accordo conferma per Uneba il primato di ruolo istituzionale e associativo datoriale in riferimento alla prima rappresentanza a livello provinciale, regionale e nazionale nel settore socio sanitario e nelle residenze per anziani.

Tale presenza a vasto raggio permette di avere terreno fertile in cui attivare percorsi di innovazione sociale e culturale che sottostanno al progetto sulla sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro. La cultura della prevenzione e di una sempre diffusa sensibilizzazione sulle tematiche della sicurezza aziendale e della coesione sociale è in linea con gli aspetti valoriali della programmazione dell’attività sindacale datoriale di U in unebana chiave di lettura sostanziale che mira all’applicazione pratica e diffusiva della legge 81/08 aldilà del mero dato formale e letterale. E il percorso di lavoro previsto nel presente protocollo proprio ricalca tale cambiamento culturale che predilige la sostanza sulla forma”.

L’intero programma formativo previsto dall’accordo, di durata biennale, prevede quattro macro azioni:

1- Formazione-formatori: un percorso finalizzato a sviluppare competenze di gestione della didattica a favore di quelle figure interne (es: infermieri e fisioterapisti) che a loro volta svolgono il ruolo di docenti a vantaggio del personale assistenziale di base su tematiche affini e correlate alla sicurezza (es: movimentazione carichi, rischio biologico).

2 -Workshop e convegni: per una generale politica di sensibilizzazione sui temi della prevenzione e protezione dei rischi sui luoghi di lavoro in ambito socio-sanitario. Questa macro – azione intende coinvolgere un pubblico ampio ed eterogeneo (datori di lavoro, dirigenti, ecc.).

3- Aggiornamento formativo Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza: specificatamente rivolto alla figura del RLS, che certamente rappresenta un ruolo chiave per il presidio della sicurezza all’interno delle singole Rsa.

4- Iniziative formative per preposti e lavoratori: quest’ultima azione prevede di raggiungere un numero molto ampio di lavoratori, nella convinzione che la promozione della sicurezza aziendale passi anzitutto attraverso gli atteggiamenti ed i comportamenti dei singoli. Nel complesso, per questa azione ci si prefigge di erogare 480 ore d’aula, stimando il coinvolgimento di circa 500 lavoratori.

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