Dal mese di maggio la casa di cura Villa Azzurra di Terracina (Lt) socio Uneba, applica ai dipendenti il contratto nazionale Uneba.
La decisione ha provocato le proteste dei sindacati, riportate dalla stampa locale qui, qui, qui.
Le organizzazioni sindacali hanno anche deciso di proclamare lo stato di agitazione, con il documento che è a disposizione nella parte privata.
Qui di seguito riportiamo il comunicato stampa ufficiale di Uneba sulla vicenda.
Villa Azzurra: nessun declassamento!
Ai lavoratori si applica il contratto di settore, sottoscritto dai sindacati
“L’accusa di ‘declassamento dei lavoratori’ e di attività antisindacale mossa contro la struttura “Villa Azzurra” di Terracina da Uil Fpl attraverso alcuni organi di stampa locali è totalmente infondata e da respingere”.
Ad affermarlo è la segreteria nazionale di Uneba– Unione Nazionale Istituzioni ed Iniziative di assistenza sociale, intervenendo in difesa di “Villa Azzurra”, la casa di cura di Terracina, socia Uneba, che dal mese di maggio applica ai propri dipendenti il contratto nazionale Uneba.
Spiega Uneba che un datore di lavoro privato operante nell’area socio-sanitaria, quale per l’appunto è “Villa Azzurra”, ha il pieno diritto – anche costituzionalmente garantito – di applicare il Contratto di lavoro per il settore assistenziale, sociale, socio-sanitario ed educativo che l’Uneba ha sottoscritto con le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Non è comprensibile, infatti, come possa ravvisarsi “declassamento” dei lavoratori nel dare applicazione a norme collettive liberamente negoziate e sottoscritte con le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Allo stesso tempo, sempre a giudizio di Uneba, il diritto/dovere di un datore di lavoro di applicare il Contratto collettivo attinente alle proprie attività effettivamente esercitate, garantito dall’art. 2070 del Codice civile, non può essere limitato ad opera di nessuno, men che meno da Enti o Istituzioni pubbliche. Pertanto l’eventuale decisione della Regione Lazio di subordinare l’accreditamento di una struttura all’applicazione di uno piuttosto che di un altro Contratto collettivo, così come richiesto e sollecitato da Uil FpL, sarebbe illegittima e spingerebbe l’Uneba ad intraprendere, in ogni competente sede giurisdizionale, qualsiasi azione di tutela dei propri Associati nel territorio.
Tuttavia l’Uneba è certa che la Regione Lazio sia perfettamente consapevole della illiceità dell’eventuale comportamento sollecitato da Uil FpL, e che pertanto si asterrà, come di fatto sta facendo, dall’interferire in una materia che l’ordinamento rimette totalmente all’autonomia delle parti sociali.
Anche l’accusa di unilateralità ed antisindacalità mossa a “Villa Azzurra” di Terracina è infondata e finalizzata a disinformazione. Infatti il management di questa struttura non si è mai sottratto al confronto di merito e ne è tuttora disponibile, con l’obiettivo di garantire al personale dipendente in servizio la conservazione dei diritti acquisiti, senza in ogni caso subordinare il proprio diritto ad applicare il Contratto collettivo attinente alla propria attività al raggiungimento di un pur auspicabile accordo.
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