Uneba Campania e Uneba Napoli organizzano il corso di aggiornamento “Minori e adolescenti: nuove modalità per l’inclusione sociale” dedicato agli operatori sociali e educatori impegnati negli oltre trenta centri polifunzionali di Napoli associati a Uneba: oltre cento professionisti che ogni giorno si dedicano ai minori, in particolare quelli delle zone e situazioni sociali più a rischio.
Il corso si svolge le mattine dei sabati 7, 14 e 21 maggio al Centro Opera Don Guanella a Napoli. Ad aprirlo sarà il guanelliano e vicepresidente nazionale di Uneba don Enzo Bugea Nobile, mentre il presidente nazionale Uneba Maurizio Giordano interverrà sabato 21.
I temi del corso sono:
- sabato 7 “Minori e adolescenti, quali rischi”, con relazione di Salvatore Bruno
- sabato 14 “Famiglia e famiglie” con relazione di Grazia Moffa
- sabato 21 “Scuola e territorio” con relazione di Gianpaolo Basile
Per informazioni: 0817031321, uneba.napoli@libero.it
A spingere Uneba ad organizzare questa importante occasione di formazione sono state anche le numerose “emergenze minori” che si sono verificate a Napoli.
“Su questo sfondo sociale così critico – dice il presidente Uneba Napoli Lucio Pirillo -, dietro le retoriche sul riconoscimento dei diritti, sulla cittadinanza e la democrazia partecipativa si celano le difficoltà delle Istituzioni di selezionare beneficiari e prestazioni, compromettendo la stessa presenza del welfare a Napoli e nella intera Campania.
È necessario passare dalle parole ai fatti, se si vuole pensare concretamente a implementare la sussidiarietà. L’aumento di forme di povertà sociale e morale rischia di mettere in crisi irreversibile tutta l’area metropolitana, il futuro di intere generazioni ed il lavoro di migliaia di operatori ed educatori sociali”.
“Noi di Uneba chiediamo ai candidati alle prossime elezioni amministrative di mettere al centro del dibattito il disagio minorile, in tutte le sue espressioni, e di impostare le politiche sociali come una risposta a questo disagio. Una risposta in grado di dare un futuro concreto e possibile a tanti giovani della Napoli meno fortunata, di garantire dignità e rispetto agli anziani della Campania, di rispondere in maniera non assistenziale alla gravissima crisi economica,sociale e morale dei nostri territori”.
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