La disabilità non sta solo nelle condizioni psicofisiche della persona, ma è anche la conseguenza dell’interazione con un ambiente spesso ostile: per questo è fondamentale l’impegno ad abbattere le barriere, di qualsiasi natura, che sottraggono alle persone con disabilità il diritto all’inclusione sociale. Cioè il diritto a godere di tutte le opportunità degli altri cittadini:istruzione, lavoro, partecipazione sociale e politica…
Come accrescere la qualità della vita delle persone con disabilità?
Dando a queste donne e a questi uomini la possibilità di formulare, con le proprie famiglie, un progetto di vita a lungo termine. Non solo una garanzia di ricevere l’assistenza e le cure necessarie, anche quando i genitori non sono più in grado di fornirle. Ma anche un vero e proprio percorso di crescita e sviluppo della persona.
Come riuscirci?
La legge 112 del 2016, cosiddetta legge sul “dopo di noi” è un’opportunità. All’articolo 6, in particolare, stabilisce che i beni e i diritti che vengono vincolati all’assistenza di persone con grave disabilità siano esenti dall’imposta su successioni e donazioni. Per questi beni e diritti da vincolare ci sono, naturalmente, specifici strumenti giuridici da utilizzare e condizioni da rispettare.
Per fare un esempio: noi genitori di un figlio con grave disabilità affidiamo la gestione di una parte del nostro patrimonio (immobili, terreni, titoli, euro…) , quando noi non ci saremo più o quando noi stessi saremo divenuti fragili, ad un altro soggetto, che però è obbligato a gestire queste risorse in base a un contratto che noi e lui stipuliamo. E questo contratto stabilisce chiaramente di che tipo di assistenza mio figlio ha bisogno, ma anche qual è il suo…progetto di vita.
Proprio su questo tema si ascolteranno contributi e consigli di esperti al convegno “Proteggere il presente per programmare il futuro – Trust e affidamenti fiduciari: in che modo con la legge ‘dopo di noi’ 112/16 le famiglie possono garantire anche il “durante noi” e la realizzazione dei progetti di vita anche per chi vive la fragilità ?”. Si svolge sabato 1 dicembre, due giorni prima della Giornata Internazionale delle Persone con disabilità, nell’auditorium del Civitas Vitae Angelo Ferro in via Toblino 53 a Padova. La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi chiamando 049 2136149 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 o scrivendo a info@fondazionef3.it
PROGRAMMA DEL CONVEGNO 1 DICEMBRE ‘DOPO DI NOI’ PADOVA
Organizzano l’evento Fondazione F3 ,Rete Ccs, Uneba Veneto, Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus e Il Trust In Italia.
Giancarlo Sanavio, direttore della Fondazione F3 (Famiglia Fiducia Futuro) di Selvazzano, terrà l’intervento di apertura su “L’evoluzione culturale della disabilità e i progetti di vita”; a seguire il notaio Mario Caracciolo, il dottore commercialista Maurizio Casalini (entrambi referenti di Il Trust In Italia), l’avvocato Martina Bruscagnin e l’esperto Gianluca Scarcella presenteranno nel dettaglio alcuni aspetti della legge 112.
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