Skip to content

Toscana – Rsa e centri diurni, protesta delle associazioni in Regione

Oggi giovedì 27 ottobre in piazza Duomo a Firenze manifestazione di protesta del Coordinamento delle Rsa Toscane: circa 500 partecipanti, un centinaio a rappresentare Uneba

Protesta 27 ottobre – Comunicato stampa del Coordinamento delle Rsa Toscane

Tra i temi al centro della protesta:

  • caro energia
  • carenza di personale, in particolare infermieri e Oss: un problema la cui soluzione la Regione non ha facilitato
  • rette pressoché ferme da 11 anni, mentre altre Regioni invece sono intervenute
  • revisione della spesa sanitaria

I manifestanti hanno incontrato lo staff del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, assente. ll prossimo 3 novembre i rappresentanti degli enti gestori saranno ricevuti in prefettura insieme all’assessore Spinelli.

Nelle prossime setimane Rsa e centri diurni continueranno a essere silenziosamente presenti due giorni a settimana di fronte alla sede del Consiglio regionale, a ricordare i motivi della loro protesta.

1 Comment

  1. Buongiorno
    purtroppo il problema della mancanza di infermieri, OSS e anche i medici adesso. sta diventano un grosso problema che si aggrava di giorno in giorno, mettendo a rischio la esistenza e sopravvivenza delle strutture sanitarie, in particolar modo delle RSA, che continuano a perdere personale a vantaggio delle sanita pubblica ospedaliera.
    Non è solo la regione a non rendere facile la vora , in quanto per le autorizzazioni all’esercizio provvisorio della professione ì, richiede una serie di documentazione eccessiva, tra l’altro che l’aspirante all’inserimento nell’elenco degli autorizzati abbia gai richiesto la omologazione del titolo al ministero della salute,
    Il ministero della salute oltre a impiegare circa un anno a dare risposta sul riconoscimento del titolo, molto spesso subordina il riconoscimento a una misura compensativa, che va dall’esame alla Università la sapienza di Roma, al corso di un tirocinio della durata da 6 mesi a 1 anno.
    Fortunati coloro che devono svolgere la professione nelle regioni Friuli Venezia Giulia , dove non è prevista nessuna richiesta di inserimento ma viene demandata la responsabilità della verifica dei requisiti del personale di salute alle strutture che assumono, Bene anche nel veneto che basta fare la richiesta e si è autorizzati senza attendere nessuna risposta, come in Emilia Romagna che è dello stesso avviso.
    Un po’ più complicato in Piemonte che autorizzano domo circa 30 o 40 giorni con un D.G. inserendo in elenco i richiedenti, pero qui richiedono che il candidato abbia gai acquisto il permesso di soggiorno e non accettano le ricevute del permesso di soggiorno in corso di rilascio, un requisito che non ha motivo di essere presentato , in quanto con la ricevuta si può liberamente lavorare con regolare contratto, e secondo il mio modesto parere il permesso di soggiorno o la ricevuta non sarebbero indispensabile , se si pensi che attualmente la Prefettura rilascia nulla osta alla immigrazione agli infermieri, medici e OSS senza che siano in possesso del decreto di riconoscimento e senza l’ iscrizione all’OPI, per cui questi infermieri una volta in Italia se avessero già richiesto e ottenuto l’autorizzazione regionale potrebbero iniziare a lavorare senza indugi e senza aspettare l’autorizziamone regionale. Un vantaggio per le strutture che avrebbero gia disponibili il personale una volta arrivati in Italia, e ai medesimi di percepire uno stipendio
    Penso che la politica dovrebbe intervenire per armonizzare la procedura, perche adesso con la notevole mole di richiesta di autorizzazione i tempi si stanno allungando notevolmente.
    Saluti
    Giuseppe Calore
    .


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

HAI DOMANDE O DUBBI?

I commenti dei lettori sono benvenuti. Dopo un rapido controllo, li pubblicheremo tutti, tranne quelli che contengono insulti o non hanno a che fare con Uneba. Uneba non può prendersi l’impegno di rispondere a tutti i commenti.

Agli enti in regola con la quota di adesione all’Uneba offriamo un servizio di assistenza gratuita sull’applicazione del contratto Uneba: è necessario inviare il proprio quesito a sail@uneba.org. Come da Regolamento Uneba, non sarà data risposta a quesiti provenienti da singoli lavoratori.

Potrebbe interessarti

Premiata la webserie di Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago

La webserie “Tito&Sibilla- Gli insoliti sospetti”, realizzata dall’associato Uneba Fondazione Sacra Famiglia nella sua sede di Cocquio Trevisago
Leggi di più

Buone pratiche – La cucina in Rsa, l’esperienza di San Vito al Tagliamento

Come funziona il servizio di cucina di una  Rsa? Come garantire la qualità del  cibo e la soddisfazione
Leggi di più

Contratto Uneba per tutti, accordo di II livello alla Fondazione Rota

Firmato l’accordo di secondo livello per l’applicazione del Contratto Uneba a tutti i dipendenti della Fondazione Giovanni Carlo
Leggi di più

Raccontiamo ai giornalisti la realtà delle residenze per anziani, noi che la conosciamo

Raccontare ai giornalisti la realtà del settore sociosanitario italiano e del Friuli Venezia Giulia, per dare ai giornalisti
Leggi di più

Dalla Cina per studiare La Provvidenza di Busto Arsizio

Sei dirigenti e formatori del Beijing College of Social Administration di Pechino (BCSA) e membri del Training Center
Leggi di più

Adenauer, De Gasperi, Schuman: mostra sull’Europa con Uneba

E’in collaborazione con Uneba Lombardia, Uneba Lecco e Uneba Monza Brianza la mostra “Unione Europea, storia di un’amicizia.
Leggi di più

Record di centenari da Guinness – Il 4 maggio il tentativo a Padova

Sabato 4 maggio 2024 alla Civitas Vitae di  Padova il più grande raduno di centenari al mondo, da registrare
Leggi di più

Concorso di cucina per Rsa: vince San Vito al Tagliamento, associata Uneba

La Rsa con la cucina migliore è l’associato Uneba Friuli Venezia Giulia Casa di riposo “Parrocchia Ss. Vito
Leggi di più

Sponsor