Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità giovedì 20 aprile il disegno di legge presentato dalla giunta regionale su “Nuova disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, all’accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private”.
In attesa della pubblicazione sul Bollettino regionale e dell’emanazione del relativo regolamento attuativo, ecco una piccola panoramica di alcune delle novità portate.
Possesso requisiti – Cambiano le regole sulla dichiarazione di possesso dei requisiti per autorizzazione o accreditamento che il legale rappresentante dell’ente deve inviare. La prima dichiarazione va inviata entro fine 2017, poi entro cinque anni (autorizzazioni) o entro tre anni (accreditamenti)
Adeguamento – Gli Enti ecclesiastici e gli Irccs privati, nonché le strutture e i servizi socio-sanitari già in regime di accordo contrattuale con le Asl, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, dovranno predisporre un piano di adeguamento ai requisiti di accreditamento di cui al regolamento regionale, corredato di relativo cronoprogramma.
Alle strutture sociosanitarie si applicherà la legge 19/2006 e il regolamento regionale 18 gennaio 2007, n.4 fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento.
Nasce, all’interno dell’assessorato regionale al welfare l’Organismo Tecnicamente Accreditante che si occupa delle verifiche e della valutazione tecnica legata all’accreditamento.
Richieste di autorizzazione
In attesa dell’entrata in vigore del regolamento attuativo, sono inammissibili le istanze di autorizzazione ad eccezione di:
- strutture realizzate con il contributo FESR
- completamento e trasformazione di strutture già operanti alla data di approvazione della legge, a precise condizioni
Contenziosi – Eliminare norme transitorie e razionalizzare il sistema dei controlli e quello delle sanzioni sono alcuni degli obbiettivi della nuova legge, anche per evitare contenziosi amministrativi e giurisdizionali, come riconosce lo stesso consiglio regionale.
Procedimento per l’autorizzazione – “Il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione di strutture sanitarie e socio-sanitarie – spiega la nota del consiglio regionale – è stato riformulato per meglio scandire le fasi procedimentali dal punto di vista temporale e per meglio individuare i presupposti legittimanti la proposizione dell’istanza (…) anche al fine di disincentivare istanze con finalità meramente “prenotatorie” e/o speculative, senza una seria volontà di realizzare la struttura oggetto dell’istanza”.
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