Il futuro delle Onlus nella Riforma del Terzo Settore è un tema che non può più aspettare. Servono certezze sul quadro normativo, e in particolare sulla tassazione. Lo ha ribadito con forza il presidente di Uneba nazionale Franco Massi al convegno Uneba di Marina di Massa, e lo ha confermato la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi nel suo intervento.
Molti degli enti associati Uneba sono Onlus, ma la Riforma del Terzo Settore ha abolito la qualifica di Onlus, quindi un cambiamento è necessario.
“Le nostre Onlus – ha detto Massi – vivono nell’incertezza. Sono pronte ad entrare nel nuovo sistema delineato dalla Riforma del Terzo Settore ma hanno bisogno di capirne le condizioni”. Solo così potranno consapevolmente scegliere se diventare Enti del Terzo Settore (Ets) o impresa sociale (Is). E la scelta potrebbe avere variabili in più, se verranno introdotte, come pare possibile, modifiche alla Riforma, il cui percorso ancora non è concluso.
“In effetti quello delle Onlus è un tema rimasto congelato, ma ora non possiamo più rinviarlo”, ha ammesso Pallucchi.
Ma il parere della Commissione Europea sulla disciplina fiscale prevista dalla Riforma del Terzo Settore non arriverà entro la fine del 2023, ha garantito Luca Degani (nella foto), presidente di Uneba Lombardia e componente del Consiglio nazionale del Terzo Settore. E quindi la nuova disciplina fiscale entrerà in vigore nel 2025, se la Commissione darà il suo parere nel 2024. I tempi slittano e quindi Uneba, come ribadito da Degani, continua a consigliare alle Onlus di attendere prima di decidere se trasformarsi in Ets o Is.
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