In Italia ci sono circa 30 mila minori che vivono fuori dalla famiglia d’origine.
Di questi, circa metà è in affido, e metà in comunità. Aumentano molto quelli in affido (quasi del 50% rispetto al 1999), aumentano poco quelli in comunità.
Questo dicono i dati, aggiornati però a dicembre 2008, del monitoraggio dei minori fuori famiglia promosso dal Ministero delle politiche sociali e realizzato dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza.
Alcuni estratti dall’indagine
Le accoglienze nei servizi residenziali erano 14.945 nel 1999, sono diventate 15.500 nel 2008
Se in tutta Italia affido e accoglimento in comunità è quasi pari, la situazione è sbilanciata nelle regioni: al nord prevale l’affido, al centro sud la comunità. Ma ci sono regioni del centro sud (Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia) che stanno aumentando rapidamente la diffusione dell’affido.
Per il periodo 2007-2009 l’Italia risulta il paese europeo col più basso tasso di bambini e adolescenti fuori famiglia: 3 ogni mille,rispetto, ad esempio, agli 8,5 ogni mille della Germania.
Le regioni con il maggior numero di minori fuori famiglia: Liguria, provincia di Trento, Piemonte, Puglia. Quelle con il numero minore: e Molise, Veneto, Lombardia, Campania.
Le regioni in cui maggiormente prevale l’affido sull’accoglienza in comunità: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia. Le regioni in cui maggiormente prevale l’accoglienza in comunità: Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Basilicata.
Ad essere presi in carico dai servizi residenziali sono soprattutto i minori della fascia 0-2 anni e 15-17 anni. In entrambi i casi, sono in comunità circa il 56% dei minori fuori famiglia.
Cresce il numero dei bambini stranieri fuori famiglia: tra il 1999 e il 2008 si è passati dal 5,6% del totale al 16,4%.
Con più stranieri: Toscana (35%), Emilia-Romagna (30%), Veneto (28%), Umbria (23%). Con meno: Campania (6,6%) e Sicilia (3,7%).
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