Nuova mobilitazione di Uneba Napoli, vittime degli enormi ritardi del Comune di Napoli nel versare quanto dovuto e sempre più in difficoltà nel portare avanti il loro impegno sociale a favore di minori ed anziani.
Questa volta si tratterà di una protesta congiunta di più realtà del terzo settore napoletano: con Uneba Napoli, rappresentata dal presidente Lucio Pirillo e dal segretario regionale Antonio Cicia anche il comitato Il welfare non è un lusso e la Legacoopsociali.
Leggi il comunicato stampa congiunto a seguito della conferenza stampa congiunta di Uneba, Welfare non è un lusso, federazione Sam e coordinamento La Rete.
Scenderanno in piazza a Napoli mercoledì 5 ottobre operatori sociali, suore e religiosi degli enti Uneba e delle altre associazioni, e tutti i beneficiari dei servizi (bambini, anziani, persone disabili, sofferenti psichici, ex tossicodipendenti, immigrati, malati di Aids e di Alzheimer) con le loro famiglie.
Saranno consegnate simbolicamente al prefetto di Napoli Andrea De Martino, al sindaco Luigi De Magistris e al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro le chiavi dei servizi che stanno chiudendo.
Hanno chiuso anche tre semiconvitti associati a Uneba Napoli che opera(va)no nei quartieri di Barra, Sanità e Pallonetto di Santa Lucia.
Ha chiuso anche una comunità per malati di aids legata all’Opera Don Guanella, associato Uneba.
“Chiediamo un tavolo di lavoro per sapere come il Comune intende rientrare dai 200 milioni di debito verso il terzo settore”, dichiara il presidente Pirillo, ribadendo la richiesta già in precedenza presentata in merito a questa grande vertenza sociale che coinvolge tutto il terzo settore napoletano.
La precedente manifestazione di piazza di Uneba Napoli, lunedì 28 febbraio 2011.
SERVIZIO DI VESUVIO TV SULLA CONFERENZA STAMPA
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