Libri di spiritualità, ma scritti grandi.
La scelta del carattere tipografico per un libro può sembrare una mera questione stilistica. In realtà può fare tutta la differenza del mondo.
In particolare per gli anziani ospiti di strutture come quelle Uneba, a cui l’età rende fragile anche la vista. Leggere un libro diventa per loro arduo anche con i più adeguati occhiali.
Molti di questi anziani, però conservano il desiderio di leggere. Ed in particolare di quella lettura che si fa preghiera, per alimentare la forte fede che molti di loro hanno.
Vengono incontro a questi bisogni dei nostri anziani i libri di spiritualità a caratteri grandi della casa editrice Mimep Docete : i Vangeli, i Salmi, altri libri di preghiere e spiritualità. Scritti a caratteri molto maggiori del normale, per facilitare la leggibilità. Ma comunque in formato tascabile, adatti a stare in borsetta o sul comodino. Ecco alcuni esempi.
Al timone della Mimep Docete di Pessano con Bornago (Milano) ci sono “le suore dell’editoria”, come si autodefiniscono: suore della Beata Vergine Maria di Loreto.
Oggi sono tredici suore, quasi tutte polacche. Le prime sono arrivate a Pessano con Bornago nel 1980 e gradualmente hanno preso in gestione la casa editrice.
Era il 1965, racconta il sito Mimep quando don Massimo Astrua capisce che le ospiti del centro “Don Gnocchi” di Pessano con Bornago, di cui è cappellano, una volta maggiorenni hanno bisogno di inserirsi nel mondo del lavoro. Questa necessità si affianca al suo desiderio di diffondere a mezzo stampa la Parola di Dio. Don Astrua trova perfetta condivisione di idee in don Angelo Albani, parroco di Pessano. Insieme avviano una piccola tipografia nei locali dell’oratorio, dove iniziano a scrivere e produrre testi religiosi e sussidi didattici. Da lì nasce la Mimep Docet di oggi. Mentre il centro Don Gnocchi di Pessano esiste ancora, ed è parte della Fondazione Don Gnocchi, associata a Uneba.
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