Uneba Calabria, assieme ad Aiop, Anaste, Agidae e Aris, chiede un intervento del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio per risolvere il problema delle quote sociali , per le prestazioni erogate dalle strutture socio-sanitarie accreditate negli anni 2010 – 10 giugno 2015 che Regione e Aziende Sanitarie Provinciali hanno pagato solo parzialmente.
“Si tratta – evidenziano le associazioni – di prestazioni correttamente erogate, validate, contabilizzate analiticamente per singolo Ospite dalle Aziende Sanitarie e non contestate”.
Ma perché le quote sociali non sono state pagate? Uneba Calabria spiega che tra i motivi ci sono la mancata quantificazione puntuale del debito e il mancato stanziamento nel bilancio regionale delle risorse necessarie a coprire le relative obbligazioni assunte. Ma pure il tentativo attivato dal presidente Oliverio di far gravare la spesa della quota sociale sul bilancio della sanità regionale.
E quindi, nonostante un credito verso la Regione, le strutture accreditate (tra cui molti enti associati Uneba) sono costrette a ritardare i pagamenti di stipendi e fatture, rateizzare contributi Inps e imposte, indebitarsi con le banche.
Secondo Uneba e le altre associazioni firmatarie, tre sono i passi da compiere:
- quantificare le obbligazioni assunte per le prestazioni socio-sanitarie erogate dalle strutture accreditate per gli anni 2010 2015
- stanziare le risorse economiche necessarie in bilancio;
- aprire un tavolo tra Regione e le Associazioni di Categoria per definire un accordo transattivo.
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