L’Italia spende più o meno del resto d’Europa per il sociale?
Arriva una risposta dai dati di Eurostat, l’istituto statistico dell’Unione Europea diffusi il 12 marzo e raccolti nell’analisi "In 2009 a 6.5 % rise in per capita social protection expenditure matched a 6.1 % drop in EU-27 GDP".
L’Italia è il paese che spende di più per gli anziani (in questa voce sono comprese le pensioni di vecchiaia e quelle per i superstiti): del resto in Italia gli over 60 sono il 26,1% della popolazione, la più alta percentuale d’Europa.
Molto diversa è la situazione per gli altri ambiti di spesa sociale. “Tra i 27 paesi dell’Ue – leggiamo qui – l’Italia è al 22° posto per le spese in favore dei disabili, al 24° per le spese in favore della disoccupazione, al 25° per la famiglia”. E al 27°, cioè ultimi d’Europa, per spesa per l’edilizia sociale, lotta all’esclusione e pure andamento globale della spesa annua. Tra il 2008 e il 2009, la spesa sociale a prezzi costanti è aumentata del 2,6% nella media Ue, ma anche del 4,2% in Spagna, e del 7% in Irlanda. In Italia invece la spesa sociale è aumentata del 1,5%.
In media, i 27 paesi dell’Unione europea investono nelle politiche sociali il 29,6% del loro Pil; per l’Italia è il 29,8%. Questo dato è aumentato costantemente ogni anno, ed ha subito un salto di quasi 3 punti percentuali tra il 2008 e il 2009.
A parità di potere d’acquisto, l’Italia spende nel sociale circa 7000 euro per abitante: siamo nella media europea, a metà tra i 15000 del Lussemburgo e i 2000-5000 di molti paesi dell’Europa orientale.
No comment yet, add your voice below!