COMUNICATO STAMPA
Il Comune di Napoli non sblocca gli annunciati 2,8 milioni per le strutture Uneba. (Con cui ha un debito di 40 milioni accumulato in 4 anni!)
IL TRISTE NATALE DEI CENTRI PER ANZIANI E MINORI DI NAPOLI
“GRAZIE, DE MAGISTRIS E D’ANGELO, PER LE PROMESSE NON MANTENUTE”
1500 lavoratori senza stipendio e senza tredicesima.
Enti in stato di agitazione, a rischio la ripresa delle attività a gennaio 2013
Un altro Natale triste e un altro anno nuovo a cui guardare con preoccupazione per minori e anziani dei quartieri più a rischio di Napoli e per i 1500 lavoratori che ogni giorno lavorano per e con loro nei semiconvitti e nelle case albergo associate a Uneba Napoli.
Tristezza e preoccupazione sono un… regalo dell’amministrazione comunale guidata da Luigi De Magistris, che ancora una volta non mantiene le promesse e affonda, anziché sostenerlo, il welfare cittadino. Da quattro anni infatti non paga l’assistenza a minori e anziani svolta dagli enti Uneba, malgrado questo stesso servizio sia regolarmente convenzionato con il Comune di Napoli.
E Natale 2012 porta un ulteriore segnale di poca attenzione della giunta De Magistris, a dispetto delle speranze alimentate anche in Uneba Napoli al momento dell’elezione due anni orsono.
“Con la variazione di bilancio approvata a novembre – spiega Lucio Pirillo, presidente di Uneba Napoli -, l’amministrazione ci aveva illuso che avremmo ricevuto entro Natale 2,8 milioni di euro. Una quota piccola, rispetto ai 40 milioni di debiti che ha il Comune verso i nostri centri, ma sarebbe stato pur sempre un segnale. E invece niente. Prendiamo atto con amarezza che anche per questo Natale semiconvitti per minori e case albergo per anziani non riceveranno un centesimo dal Comune per il loro servizio”.
La conseguenze sono immediate. “L’inadempienza del Comune – prosegue Pirillo – impedirà a 1500 operatori, educatori, insegnanti e altri professionisti che lavorano negli enti di ricevere stipendio e tredicesima. Il loro impegno meriterebbe una sensibilità diversa da quella mostrata da questa amministrazione. Inoltre gli enti si trovano in ancora crescente difficoltà verso i fornitori e per pagare le utenze”.
Ma ancora una volta Uneba Napoli non si arrende e riprende la lotta per i diritti propri e, soprattutto, delle persone assistite, spesso provenienti dalle più fragili realtà di Napoli.
“Chiediamo alle forze politiche -è l’appello del presidente Uneba Napoli -presenti in consiglio comunale, di maggioranza e di opposizione, di sollecitare il sindaco Luigi De Magistris e l’assessore alle politiche sociali Sergio D’Angelo al rispetto degli impegni presi verso gli enti. Per un servizio che svolgono in forza di una convenzione firmata dal Comune e tuttora in vigore”.
E ancora: “Vista la situazione, gli enti Uneba sono costretti a dichiarare nuovamente lo stato di agitazione. Valuteremo nei prossimi giorni anche la possibilità di una scelta drastica e dolorosa: non riprendere l’attività di semiconvitti e case albergo dal 7 gennaio, dopo la sospensione per le feste”.
2 Comments
Esprimiamo forte solidarietà e rammarico a tutti gli operatori sociali laici e religiosi incoraggiandoli a protestare civilmente con ogni azione per solelcitare con perseveranza questi gravissimi e omissivi comportamneti dei vertici comunali e il complice silenzio di tantissimi altri politici, sindacati, mass media, prelati, autorità, realtà non profit laiche e religiose.
Coraggio
Guglielmo
Caro Lucio, riporto sul nostro web, facendolo nostro, il vostro comunicato stampa: un anno fa presso la PFTIM avemmo un incontro con il Sindaco e a marzo un’altro a S.Giovanni a T. con l’ass. D’Angelo e – in entrambe le occasioni – focalizzammo il gravissimo problema che …..a quanto leggiamo …. non solo non è stato risolto ma è divenuto ancor più drammatico.
Il grado di assitenza di minori ed anziani è il banco di prova della civiltà di una società moderna.
Alessandro Cugini
segretario
Laici e Gesuiti per Napoli ONLUS