Il Comune di Napoli, con il vicesindaco Tommaso Sodano e l’assessore ai servizi sociali Sergio D’Angelo, ha convocato Uneba Napoli per giovedì 15 novembre. All”ordine del giorno, ovviamente, i debiti del Comune verso gli istituti associati Uneba: da 4 anni non viene pagato quanto dovuto. Uneba Napoli ha deciso di sospendere la chiusura di tutti i centri annunciata proprio per giovedì 15.

COMUNICATO STAMPA DI UNEBA NAPOLI

Uneba Napoli ha deciso di sospendere, temporaneamente,la chiusura di tutti i servizi socio-assistenziali della città. In riferimento alla convocazione da parte del vicesindaco Tommaso Sodano e dell’assessore Sergio D’Angelo il direttivo provinciale di Uneba Napoli ritiene, nell’interesse dell’utenza, di cercare, ancora una volta,di affrontare, concretamente, la drammatica questione che interessa i centri socio educativi semiresidenziali.

A seguito delle risultanze di questo incontro ed in riferimento all’impegno dichiarato, pubblicamente, davanti alle telecamere di Rai Uno dall’assessore D’Angelo, il direttivo Uneba Napoli auspica un risultato positivo che consenta lo sblocco immediato di una parte cospicua dei crediti vantati dagli Istituti da quattro anni.

Ci auguriamo – afferma il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo – che si possa addivenire ad una soluzione che consenta alla città di Napoli di poter continuare ad usufruire di servizi socio-assistenziali attraverso i centri socio educativi (i semiconvitti) per i minori a rischio, da un lato, e le case albergo per gli anziani, dall’altro.
Queste strutture rappresentano nell’attuale contesto napoletano (così scandalosamente pieno, ad inizio del terzo millennio, di famiglie multiproblematiche, estremamente povere e deprivate, sia economicamente che culturalmente) ancora una risposta valida ed apprezzata, malgrado l’esistenza di nuove tipologie di risposte sociali che non riescono a coprire l’enorme bisogno sociale.

Si discute spesso, del rilancio della città, della sua immagine nel mondo, della sua rinascita in tanti aspetti, dopo anni e anni di pietosa decadenza.
Questa rinascita non può non avere al centro i temi della cultura e dell’educazione che, per un’amministrazione comunale, passano anche attraverso i servizi sociali e del welfare comunale, specialmente in un contesto così difficile, quantitativamente enorme e qualitativamente disomogeneo.