Sul bollettino ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia n°32 dell’11 agosto sono pubblicati i tre “Bandi per la presentazione delle domande di contributo regionale per strutture destinate all’accoglimento di persone anziane, di disabili e di minori, di cui all’art. 40 della LR 6/2006“.
Le domande di partecipazione al bando devono pervenire alla Regione entro il 27 settembre (qui maggiori dettagli sulla modalità di consegna).
Ecco i bandi:
ANZIANI
Per cosa si può fare domanda di contributo
- acquisto di arredi e attrezzature per l’attivazione di strutture o nuclei destinati all’accoglimento di anziani non autosufficienti già ultimati o in fase di prossima ultimazione;
- completamento di interventi, già progettati e finanziati per stralci o lotti funzionali, finalizzati all’adeguamento alle normative vigenti in materia di antincendio, antinfortunistica e superamento delle barriere architettoniche nonché di adeguamento agli standard minimistrutturali previsti, per le strutture protette o ad utenza diversificata, dal Regolamento di esecuzione per le strutture di accoglimento residenziale con finalità assistenziali, adottato con DPGR n. 083/1990;
- integrazione dei contributi annui costanti concessi ai sensi dell’art. 3, comma 113, della leggeregionale 1/2005 ai Comuni che hanno aderito alla sperimentazione regionale di realizzazione di servizi residenziali e diurni integrati con i servizi socioassistenziali e sociosanitariterritoriali alternativi alle strutture protette da destinare all’accoglimento di anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti, che per motivate ragioni finanziarie derivanti dalla riduzione della capacità di indebitamento o dalle modificate condizioni economiche nonsono in grado di garantire la copertura finanziaria per la completa realizzazione degli interventi finanziati;
- sostituzione in strutture per anziani non autosufficienti di arredi ed attrezzature obsoleti e non rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa nazionale in materia di sicurezza.
Chi può fare domanda
(Oltre agli enti pubblici) cooperative sociali, fondazioni, associazioni di promozione sociale, enti e istituzioni appartenenti al settore privato-sociale e operanti senza fini di lucro dotati di personalità giuridica.
Fondi
8 milioni in conto capitale e 100 mila annui costanti per 20 anni.
La Regione contribuisce per l’80% della spesa ammessa a finanziamento ai punti 1 e 2, con l’1% della spesa ammessa a finanziamento per 20 anni al punto 3, con il 70% della spesa ammessa a finanziamento al punto 4.
DISABILI
Per cosa si può fare domanda
- acquisto di arredi e attrezzature per l’attivazione di nuovi servizi semiresidenziali oresidenziali per disabili già ultimati o in fase di prossima ultimazione;
- completamento di interventi, già progettati e finanziati per stralci o lotti funzionali, finalizzati all’adeguamento alle normative vigenti in materia di antincendio, antinfortunistica e superamento delle barriere architettoniche nonché di straordinaria manutenzione di servizi semiresidenziali e residenziali;
- interventi urgenti ed indifferibili di straordinaria manutenzione di servizi semiresidenziali e residenziali;
- sostituzione in servizi semiresidenziali e residenziali di arredi ed attrezzature obsoleti o non rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa nazionale in materia di sicurezza;
- interventi di realizzazione di nuovi servizi semiresidenziali e residenziali in territori segnalati dagli enti gestori dei servizi per l’handicap in cui la risposta esistente non risulta più adeguata al fabbisogno ed inseriti nella programmazione locale
Chi può fare domanda
(Oltre agli enti pubblici), cooperative sociali, fondazioni, associazioni di promozione sociale, enti e istituzioni appartenenti al settore privato-sociale e operanti senza fini di lucro dotati di personalità giuridica.
Fondi
9,5 milioni di euro in contro capitale. La Regione contribuisce fino all’80% della spesa ammessa a finanziamento, 70% nel caso di interventi di realizzazione di nuovi servizi (vedi punto 5).
MINORI
Per cosa si può fare domanda
- acquisto di arredi e attrezzature per l’attivazione di servizi residenziali per l’accoglimento di minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo già ultimati o in fase di prossima ultimazione;
- realizzazione o completamento di servizi residenziali multifunzionali e flessibili contemplati nella programmazione locale, destinati all’accoglienza di minori e finalizzati alla sperimentazione di modelli organizzativi innovativi atti a garantire interventi di rete, di sostegno alle fragilità delle famiglie, di formazione all’affido e al volontariato familiare nonché di modelli gestionali finalizzati al contenimento dei costi.
Chi può fare domanda
(Oltre agli enti pubblici) cooperative sociali, fondazioni, associazioni di promozione sociale, enti e istituzioni appartenenti al settore privato-sociale e operanti senza fini di lucro dotati di personalità giuridica.
Fondi
2,3 milioni di euro in conto capitale.
La Regione contribuisce fino all’80% della spesa ammessa a finanziamento.
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