Uneba Catania ha inviato una lettera aperta ai candidati sindaco di Catania alle elezioni del 9 e 10 giugno Lidia Adorno, Raffaele Stancanelli, Enzo Bianco, Maurizio Caserta, Matteo Iannitti e Tuccio D’Urso.
Uneba Catania, con il presidente Salvatore Caruso, segnala la grave situazione dei servizi alla persona a Catania, con la contemporanea riduzione delle risorse disponibili.
Uneba Catania presenta anche alcune proposte per la regolamentazione del sistema, con particolare attenzione all’ambito dei minori.
LETTERA APERTA DI UNEBA AI CANDIDATI SINDACO
In occasione delle prossime elezioni comunali che La vedono impegnata quale autorevole candidato alla carica di Sindaco di Catania, ci permettiamo evidenziarLe alcune istanze che, muovendo dalla consapevolezza del ruolo e dell’impegno che l’UNEBA ha rappresentato e condotto in oltre 40 anni di presenza sul territorio, intendono ridare dignità e il giusto riconoscimento ad un servizio, quale quello svolto dalle istituzioni e dagli enti associati, altamente qualificato e di grande umanità, in favore di minori, anziani, disabili e in genere delle persone più svantaggiate e più deboli della nostra società.
In particolare l’UNEBA chiede:
* il ripristino e l’applicazione da parte dell’ amministrazione comunale delle norme in materia di affidamento dei servizi, e specificatamente di quelli a carattere residenziale e semiresidenziale, secondo le modalità e nei termini come definiti dal DPRS n. 158 del 4/6/1996 (applicazione delle convenzioni con durata triennale e secondo lo schema tipo definito dalla Regione. Oltre che obbligo di legge, la riennalità delle convenzioni rappresenta la obiettiva esigenza di correlare la durata triennale dei Piani Territoriali adottati dall’Ente Locale con una adeguata programmazione, di pari periodo, degli Istituti interessati in ordine alle diverse e complesse attività da esercitare, alle eventuali riorganizzazioni del comparto del personale ed in ordine ad una più attendibile ed efficiente previsione gestionale);
* la creazione di un sistema di interventi sociali che partendo dai reali bisogni della popolazione, promuova la valorizzazione delle risorse presenti sul territorio per la realizzazione di un sistema reale di servizi in rete, integrato e permanente così da poter assicurare in un “continuum assistenziale” gli interventi adeguati ai reali bisogni della persona. A tal fine si ritiene utile :
a) definire un regolamento chiaro e unitario così da superare le difficoltà interpretative ed applicative tra il sistema dei servizi ed interventi ex L.R. 22/86 e i servizi e modalità operative di cui alla L.328/2000;
b) definire i livelli essenziali di assistenza con particolare riferimento ai bisogni della persona, alle sue condizioni sociali ( contesto parentale, supporto contesto sociale di appartenenza, prevenzione stato di disagio sociale, ecc.) e al grado di non autosufficienza ( prevenzione aggravamento e/o regressione, mantenimento, ecc.);
* il perseguimento di un sistema di servizi che punti ad una migliore professionalità e qualità delle prestazioni, attraverso la definizione di adeguati sistemi di controllo, nonché attraverso la determinazione di parametri adeguati ai reali costi di produzione dei servizi ( adeguamenti contrattuali, indici di inflazione, ecc,);
* la presenza più attiva dell’Amministrazione nella azione di controllo sulle attività locali, quale condizione di garanzia di equità e di uniformità degli enti socio-assistenziali nell’ambito e nel rispetto della programmazione dei servizi sociali.
Una particolare attenzione l’Uneba intende specificatamente riservare all’area degli interventi in favore dei minori con disagio sociale e a rischio di devianza, sottolineando a tal fine il ruolo ‘importante ed “essenziale”, spesso unico, che in questo ambito svolgono i Centri Educativo-Assistenziali attraverso l’opera educativa e di assistenza, oltre che di prevenzione dell’insorgenza dei fenomeni di disagio e di devianza, con un intervento di “presa in carico globale” del minore e della famiglia, che si estende anche allo stesso contesto abitativo e relazionale.
Su tale ambito d’intervento, così come per tutta l’area dei servizi alla persona, l’Uneba, pur riconoscendo l’impegno dell’Amministrazione Comunale nella ricerca di strategie di ottimizzazione delle risorse disponibili e nella ridefinizione dei modelli di intervento, non può non esprimere viva preoccupazione per un futuro dei servizi sociali a Catania dai contorni incerti e di grave pregiudizio oltre che per le fasce svantaggiate della città, anche per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.
In tal senso, l’Uneba, auspica e si rende fin da subito disponibile ad un confronto propositivo e costruttivo con la S.V. al fine di meglio rappresentarLe le problematiche e i disagi che il comparto attraversa e nel contempo per contribuire alla individuazione di strategie e programmi condivisi per la definizione di misure ed azioni sociali che possano ridare serenità operativa al comparto, coniugando le risorse di bilancio disponibili all’ottimizzazione dell’efficacia degli interventi.
Con i più cordiali ossequi.
UNEBA Provinciale di Catania
Il Presidente Dott. Salvatore Caruso
No comment yet, add your voice below!