“Le demenze senili richiedono una presenza costante:non si può curare l’Alzheimer con poche decine di ore di assistenza domiciliare integrata all’anno!” Con questa osservazione basata sui bisogni dei malati, il presidente nazionale Uneba Franco Massi ha evidenziato l’importanza delle Rsa dei centri diurni specializzati per l’Alzheimer. Una importanza che amaramente contrasta con la scarsa attenzione del Pnrr per le Rsa.

Il suo saluto, dopo quello del presidente di Uneba Varese Luca Trama e con il presidente vicario di Uneba Lombardia Marco Petrillo a fare da moderatore, ha aperto “Alzheimer: prendersi cura della persona, uno sguardo tra presente e futuro”, convegno nazionale accreditato ECM organizzato da Uneba, con Fondazione Molina di Varese e Fondazione Don Gnocchi.-

“Anche noi siamo servizio pubblico – ha ribadito Massi-. Nelle Rsa il 15% dei posti letto è dei Comuni o comunque pubblico, il 25% è del privato profit, l’8% della cooperazione: il resto, _, rappresentato anzitutto da Uneba, e da Aris”.

“Servizi istituzionali e domiciliari devono essere conviventi e coordinati – ha detto don Enzo Barbante, presidente di Fondazione Don Gnocchi – con in più un impegno importante a garantire adeguata formazione agli operatori. E invece mi sembra che sui temi della formazione ci sia un esteso silenzio”. Impossibile, ha rilevato Barbante, trovare il personale necessario per le 28 mila nuove strutture assistenziali previste dal Pnrr.

“Siamo soli –ha rilevato il presidente della Fondazione Molina Carlo Maria Castelletti-.-Manca sinergia tra ospedali e le nostre strutture”. Servirebbero nuovi percorsi di continuità assistenziale, ha rilevato.

“I nuclei Alzheimer nelle Rsa permettono ai malati una qualità di vita che altrimenti sarebbe impossibile”, ha osservato Guido Bonoldi, consigliere comunale con delega alla Sanità del Comune di Varese ma anche ex presidente di Fondazione Molina. “Vogliamo che Varese diventi una ‘città che cura’, valorizzando rete e risorse che già ci sono”.

Mons. Mario Vegezzi, vicario episcopale della Diocesi di Milano, ha lasciato ad Uneba un augurio: “Spero possiate centrare l’obbiettivo di prendervi cura delle persone, e volgere lo sguardo al ruolo della spiritualità nella cura”.

“Grazie per lo spazio di formazione e confronto che offrite oggi, certo che sarà strumento utile per il futuro del vostro lavoro e indirizzo delle azioni delle autorità che oggi vi accompagneranno” , è un passaggio del messaggio inviato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Proprio alle Rsa ha rivolto il suo sguardo il geriatra Marco Trabucchi nel suo intervento. “Dobbiamo rigenerare (i servizi) e credo che Uneba abbia la forza di proporre dei modelli innovativi e di fare sperimentazione. C’è molta più tecnologia a disposizione di quella che viene utilizzata. Ma gli oss restano il fondamento dell’assistenza all’anziano, e bene ha fatto la Regione Veneto a valorizzarli (con la delibera sull’oss con formazione complementare)”.

“In Rsa, ha aggiunto Trabucchi, dal 65% al 75% degli ospiti soffre di demenza.”

Qui tutti gli articoli dedicati al convegno Uneba di Varese sull’Alzheimer