Martedì 1 giugno Uneba incontrerà a Roma le organizzazioni sindacali per la ripresa del negoziato di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

In tale occasione Uneba proporrà la propria versione scritta su come intende far evolvere i contratti collettivi ed alcuni principi cardine da portare avanti, strettamente legati al particolare momento che attraversano il Paese ed in particolare il settore socio-assistenziale e socio-sanitario.

Il ccnl Uneba dovà mantenere la massima comprensibilità ed intelligibilità, e spingersi in direzione della flessibilità finalizzata alla continuità del servizio e quindi alla sempre maggior aderenza alle specifiche esigenze delle persone assistite.

Dovrà essere adeguato all’evoluzione legislativa in materia di rapporti di lavoro ed essere economicamente sostenibile sia negli istituti retributivi che in quelli normativi, al livello nazionale ed a quello territoriale.

Particolare cautela dovrà ispirare le parti contrattuali posto che le risorse economiche necessarie agli adeguamenti salariali, almeno in gran parte, sono legate a decisioni territoriali, non governabili dal livello centrale.

Sarà adottata, in linea con gli accordi tra governo e parti sociali, la triennalità della validità del contratto ed il riferimento all’ "indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia", depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati.

Andrà spinto avanti, secondo l’Uneba, il decentramento contrattuale, affidando alle Regioni nuovi compiti soprattutto in materia di deroghe alle normative sull’ orario di lavoro, profili professionali e formazione, allo scopo di rispondere meglio a specifiche esigenze territoriali.

Il contratto Uneba dovrà mantenere un suo principio fondamentale ed inderogabile, e cioè che in qualsiasi situazione lavorativa del settore, nei suoi più differenziati aspetti e condizioni, la retribuzione debba sempre essere compensativa di ciò che ciascuno fa oggettivamente, in modo da consolidare il principio della parità di retribuzione a parità di prestazione.

L’Uneba intende puntare anche a fidelizzare il personale attraverso la fomazione, la portabilità dei crediti formativi, l’utilizzo dell’apprendistato e della formazione continua.