Se un dipendente chiede, per ragioni personali, di passare dal tempo pieno al part time, l’azienda ha l’obbligo di accettare tale richiesta? Il part time può diventare definitivo? Nel momento che il dipendente richiede il reintegro al tempo pieno l’azienda, qualora abbia problemi di organizzazione, può farlo attendere?

Le domande che un ente associato ha posto ad Uneba riguardano una situazione molto comune.

Nella risposta evidenziamo che secondo il d.lgs 61/2000 la trasformazione del rapporto da full-time a part-time e viceversa può derivare esclusivamente da un accordo tra datore di lavoro e lavoratore.

Il contratto Uneba 2010-2012, attualmente in vigore, conferma il principio all’art. 21 punto D)

“Per i dipendenti a tempo indeterminato la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale sarà disciplinata secondo i seguenti principi:

  1. volontarietà di entrambe le parti

  2. reversibilità della prestazione da tempo parziale a tempo pieno in relazione alle esigenze del servizio e quand o sia compatibile con le mansioni svolte e/o da svolgere, ferma restando la volontarietà delle parti

  3. priorità nel passaggio da tempo pieno a tempo parziale delle lavoratrici e dei lavoratori già in forza, che ne abbiano fatto richiesta (…)”

Il punto F dell’articolo 21 del contratto Uneba individuaun diritto di precedenza nel passaggio al part time qualora il datore intenda realizzare o assumere part-time, ma vale solo se inserito nelle clausole del contratto individuale.