Collaborazione e scambio di buone pratiche sul tema della contenzione: questo il tema dell’incontro tra due associati Uneba, Casa Livia Ieralla e Pia Opera Ciccarelli.
“La contenzione – si legge nel documento condiviso a fine giornata, che mettiamo a disposizione nella parte riservata del sito in corrispondenza di questa notizia – si supera prima con la modifica dell’atteggiamento verso la persona accolta. Lei in qualche modo ci dice che c’è ancora, anche se si agita, cade, si strappa, non parla, non sa più dire, non vuole fare, non collabora, non è più in grado. E’quello che resta di quel chi che non sapremo mai chi sia e noi dobbiamo non solo rispettarlo ma accudirlo. (…) Una custodia che supera qualsiasi norma e protocollo ma che si genera e racchiude solo in una parola: Carità“.
Ecco il resoconto del gemellaggio Ieralla – Ciccarelli
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Mercoledì 3 luglio 2019 Casa Livia Ieralla, ente associato Uneba di Trieste ha ospitato una delegazione di 18 persone composta da direzione, coordinamento, infermieri e fisioterapisti dell’associato Uneba Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto (VR).
La visita ha avuto lo scopo di condividere alcune riflessioni sulla delicata tematica della contenzione nelle strutture per anziani. Casa Ieralla, già dal 2006 ha sviluppato, seguendo le raccomandazioni della Regione Friuli Giulia, un modello che preveda l’abbandono totale di qualsiasi forma di contenzione sull’anziano, a garanzia della dignità della persona e del suo benessere psicofisico.
La giornata si è articolata in diversi momenti di analisi delle modalità assistenziali adottate dal personale di Casa Ieralla, con approfonditi confronti sugli ausili da adottare, i sistemi di gestione del disturbo comportamentale nell’anziano e la modifica degli assetti organizzativi in un’assistenza priva di contenzione.
A fare da sfondo, il tema centrale della relazione quale strumento di cura e promozione della dignità della persona.
A conclusione della giornata la direttrice dell’Opera Ciccarelli, Elisabetta Elio ed il direttore di Casa Ieralla, Matteo Sabini, entrambi membri del consiglio nazionale di Uneba, hanno positivamente valutato la realizzazione dell’iniziativa, sostenendo la convinzione che questi “gemellaggi” sono la strada maestra per la diffusione di quella cultura attenta e motivata che deve caratterizzare lo spirito degli Enti che si occupano di assistenza.
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