COMUNICATO STAMPA
PADOVA, 25 MAGGIO – “Territorio, non autosufficienza e cronicità sono i tre cardini del nuovo piano sociosanitario che a breve arriverà in V commissione del consiglio regionale: e questi tre cardini trovano collocazione nelle strutture di assistenza”.
Così l’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin ha sottolineato lo stretto rapporto con le strutture territoriali delle future scelte delle politiche sociosanitarie regionali.
Lo ha detto intervenendo a “Famiglie e territori – Scelte e valori del Veneto che assiste i più fragili”, convegno organizzato venerdì 25 al Civitas Vitae Angelo Ferro di Padova da Uneba Veneto-
Tra le novità normative ci sono anche i nuovi schemi di accordo contrattuale previsti dalla dgr 1438/2007.
“In questi schemi di accordo – ha continuato Lanzarin- abbiamo messo al centro la persona, e attorno alla persona costruiamo un percorso individualizzato”.
Proprio sulla dgr 1438 Uneba Veneto ha presentato a Lanzarin una precisa proposta di legge (che l’associazione invierà a chi ne faccia richiesta a info@uneba.org).
“Vogliamo partire – ha spiegato il presidente di Uneba Veneto Francesco Facci .- da condizioni iniziali di pari opportunità, in cui tutti i posti letto accreditati e autorizzati nei centri di servizio siano convenzionabili al 100%, e se l’ente compie un percorso virtuoso, da definire in base a regole condivise, può mantenere questo livello”.
Schemi di accordo contrattuale, la proposta di Uneba Veneto: slide del presidente Facci
Come ha ricordato nel suo saluto iniziale agli oltre 300 partecipanti il presidente di Opera Immacolata Concezione Andrea Cavagnis, ci sono due diritti che Uneba Veneto considera fondamentali: la libertà di scelta del cittadino e la qualità del servizio offertogli.
LE TESTIMONIANZE DEGLI ENTI, STORIE DI VALORI
Nel corso del convegno, Uneba Veneto aveva presentato i valori che ne guidano l’operato attraverso la testimonianza di sette suoi rappresentanti: Daniela Perenzin per Fondazione Bernardi di Conegliano, Patrizia Scalabrin per Opera Santa Maria della Carità, Roberta Bortoluz di Casa Kolbe, Fabio Toso per Opera Immacolata Concezione, Stefano Rizzo per Irpea e Tomas Chiaramonte per 3 strutture della provincia di Verona.
LE VOCI DI ANCI E COMUNE DI PADOVA
“E’ fondamentale la sostenibilità, tanto di strutture non profit come quelle di Uneba Veneto quanto strutture di altro tipo”, ha detto Maria Rosa Pavanello, sindaco di Mirano e presidente di AnciVeneto, sottolineando l’aumento di richieste per strutture di questo tipo.
“I valori ci sono, e bisogna farli emergere: e questo possono farlo le persone che si occupano di altre persone. Voi di Uneba Veneto siete capaci di farlo, e lo fate”, ha detto, portando il saluto istituzionale del Comune di Padova, il consigliere comunale Nereo Tiso.
COMUNITA’ CHE SI PRENDONO CURA: GLI INTERVENTI DI PIZZIOLO E MION
Il vescovo di Vittorio Veneto mons.Corrado Pizziolo ha indicato alcuni valori che devono guidare Uneba e chi opera da cristiano nel settore dell’assistenza: l’attenzione alle persone, sempre fine e mai mezzo; la valorizzazione delle risorse personali di ciascuno; il rapporto con la famiglia dell’assistito; la relazione da curare, tra enti e proprio personale; lo sguardo verso la vita eterna, che dà una prospettiva diversa sulla vecchiaia.
“Curare le relazioni e curare la fragilità significa costruire comunità più felici, perché superano le barriere dell’individualismo”, ha sottolineato nel suo intervento il professor Giorgio Mion, docente al dipartimento di economia dell’Università di Verona
“Se costruiamo comunità che si prendono cura coltiviamo relazioni e facciamo crescere capitale relazionale, cioè capacità di creare valore e benessere”. Guarda le slide di Mion
Volgendo lo sguardo alla politica nazionale, il presidente nazionale Uneba Franco Massi ha sottolineato l’attesa per le normative per la piena attuazione dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza): “i Lea ci faranno esercitare meglio la nostra funzione di enti gestori, ma senza le risorse i benefici per le famiglie non si vedranno”.
“I valori ci sono, e bisogna farli emergere: e questo possono farlo le persone che si occupano di altre persone. Voi di Uneba Veneto siete capaci di farlo, e lo fate”, ha detto, portando il saluto istituzionale del Comune di Padova, il consigliere comunale Nereo Tiso.
“E’ necessario potenziare coesione sociale e territoriale per costruire un’efficace sinergia tra pubblico e privato – ha detto Maurizia Rizzo di Fisascat Cisl parlando a nome dei sindacati unitari firmatari del contratto Unebaò Serve responsabilità sociale da parte di tutti, in particolare Regione e Comuni, per un nuovo patto sociale, per dare le giuste risposte alle comunità”.
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. @rizzo_maurizia interviene al Convegno di @unebanazionale : anche in #Veneto c’è bisogno di creare una comunità solidale che dia protezione sociale. @UsrVeneto @grefosco @CislNazionale @FurlanAnnamaria @fisascat pic.twitter.com/j1LYqg3d2o
— valeria cittadin (@vale_cittadin) 25 maggio 2018
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