Chi sono gli italiani che si interessano all’universo non profit? Come si informano sull’attività della onlus che sostengono?
E viceversa: come può un ente che opera nel sociale aumentare le donazioni che riceve? O renderle più frequenti? Quali sono i canali più efficaci per tenersi in contatto con i propri donatori?
Affronta questi temi l’indagine sui comportamenti digitali degli utenti fedeli del settore non profit realizzata da Vita e Contact Lab su 20.000 utenti iscritti alle newsletter di più di 30 organizzazioni non profit italiane.
Da qui potete ricevere la ricerca completa, qui sotto (oppure qui) le slide con la sintesi.
Lo studio fornisce spunti di interesse e di riflessione per gli enti, come alcuni associati Uneba, che curano con impegno la raccolta fondi e si basano anche sul sostegno dei cittadini e non solo i contributi delle istituzioni o le rette dei propri ospiti.
Segnaliamo in particolare di seguito alcuni estratti dallo studio.
Il 48% effettua donazioni all’organizzazione non profit abitualmente, il 30% ogni tanto, l’11% non dona.
Il 30% afferma di utilizzare generalmente per le donazioni il bollettino di conto corrente, il 13% i contanti, il 26% sistemi di versamento online.
Il 61% dei rispondenti si interessa al sociale da più di 10 anni. La costanza nel tempo segnala l’importanza – nota il sito www.nonprofitonline.it – “di una strategia di comunicazione che non solleciti esclusivamente la donazione oneshot, ma punti sulla fidelizzazione, per aumentare il numero di donatori regolari, la frequenza e l’ammontare delle donazioni”.
Il 54% degli intervistati si informa attraverso i siti delle onlus, il 40% attraverso la newsletter, il 31% attraverso materiale cartaceo. Il 58% dice che preferirebbe ricevere notizie solo con canali online, rinunciando alla carta. “Un dato interessante per le Onlus, che potrebbero ridurre i costi limitando la stampa e la spedizione di materiale cartaceo”.
Il 22% delle persone che hanno risposto riceve solo una newsletter, mentre il 44% ne riceve da 3 a 5.
“Il 57% degli utenti intervistati – nota ancora Nonprofitonline dichiara di leggere quasi sempre le newsletter che riceve abitualmente dalle Onlus (…). Se gli utenti non leggono, invece, nell’11% dei casi è perché oggetto e titolo non incuriosiscono. (…) Inoltre che il 16% dichiara di non leggere le newsletter perché ‘dicono sempre le stesse cose’”.
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