A Catania c’è il rischio che nel 2024 i servizi per minori, disabili, anziani, donne vittime di violenza, abbiano risorse pari a: zero. Ma Uneba, dando voce ai bisogni dei più fragili, non si rassegna.
E’ lo stesso assessore ai servizi sociali del Comune di Catania Bruno Brucchieri, secondo quanto riporta il quotidiano La Sicilia, a evidenziare che nessun fondo è previsto ad oggi nel bilancio 2024-26.
I servizi, allora, sarebbero “ad altissimo rischio di sospensione, con conseguenze sociali ma anche occupazionali”, come evidenzia Daniela Maurel, vicepresidente di Uneba Sicilia.
Mentre il presidente di Uneba Sicilia Santo Nicosia e il presidente di Uneba Catania Fabrizio Sigona hanno scritto a sindaco Trantino e assessori Marletta e Brucchieri del Comune di Catania esprimendo preoccupazione per la carenza di fondi, chiedendo un incontro urgente, e ricordando il ruolo decisivo degli enti non profit Uneba e del loro servizio ai più fragili.
“La lotta al contenimento della dispersione scolastica è in gran parte arginata dai servizi semiresidenziali, che da anni rappresentano un irrinunciabile presidio educativo per tantissimi minori e per le loro famiglie, oltre che un efficace deterrente alla microcriminalità. Vi è, nondimeno, da considerare che l’intervento semiconvittuale spesso consente di evitare l’istituzionalizzazione di minori e famiglie in difficoltà non solo economica.
A rischio anche gli anziani ospiti delle comunità, i quali, in assenza di alternative, si potrebbero ritrovare in condizioni disastrose. A questo occorre aggiungere i disagi per le persone con disabilità che usufruiscono di trasporto, soggiorno e terapie adatte alle specifiche esigenze individuali”.
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