Baby gang: oltre la paura: al Centro Don Guanella di Scampia si chiudono storie per aprirne di nuove!
a cura di Lucio Pirillo, presidente di Uneba Napoli
Si torna, ciclicamente, a parlare di “Baby gang” in relazione ad alcuni gravi episodi che hanno come soggetti coinvolti, molti ragazzi nei ruoli sia di “vittime” che di “carnefici”
Poiché l’investimento nell’infanzia è quello con il maggior rendimento sociale ed economico, ridurre le disuguaglianze di partenza dovrebbe essere una priorità per la politica di riequilibrio territoriale: migliorare la qualità del capitale umano nel Mezzogiorno, sin dall’infanzia, avrebbe effetti positivi anche sullo sviluppo regionale
Invece si ha un Sud a rischio desertificazione umana e industriale, dove si continua a emigrare , non fare figli, impoverirsi perché manca il lavoro.
L’industria continua a soffrire di più, con i consumi delle famiglie che crollano intorno al 13% in cinque anni; gli occupati arrivano a circa 5,8 milioni, il valore quasi più basso dal 1977 e la disoccupazione arriva a oltre il 20%.
Di fronte a questi dati, a tante analisi sociologiche molto interessanti e qualificate, Uneba Campania insieme al Centro Don Guanella di Scampia a Napoli,struttura della Associazione Opera Don Guanella-Fernandes dei padri Guanelliani hanno ritenuto da qualche anno di avviare progetti concreti di recupero, orientamento, e, reinserimento lavorativo di ragazzi provenienti da territori “difficili” che avevano abbandonato la scuola e risultavano privi di formazione professionale. Si trattava di collegare da una parte, il complesso lavoro socio-educativo e di lotta alla dispersione scolastica, dei Centri Polifunzionali del Comune di Napoli che seguono oggi circa 1300 minori a rischio, (malgrado le difficoltà economiche e le risorse limitate dell’Ente locale, a fronte degli oltre 6000 ragazzi seguiti dall’Amministrazione partenopea fino a pochi anni fa!) e dall’altra parte offrire a questi ragazzi l’orientamento, la formazione e lo sbocco occupazionale. Un autentico miracolo!
In tal senso si è svolto il 26 febbraio 2018 presso l’Opera Don Guanella di Napoli un interessante convegno con il patrocinio di UNEBA-Campania sul tema “Chiesa, giovani e lavoro”: l’open-day del Laboratorio di Pizzaiolo, promosso dall’Associazione Guanella-Fernandes.
All’evento aperto dal direttore dell’Opera Don Guanella, Don Enzo Bugea Nobile, erano presenti il promotore del progetto Salvatore Naldi, il Cardinale Crescenzio Sepe e la dott.ssa Patrizia Stasi, presidente Fondazione Banco di Napoli-Area Assistenza all’Infanzia.
Hanno partecipato all’iniziativa i familiari dei ragazzi che frequentano il Laboratorio, i rappresentanti dei Servizi Sociali del territorio e del Tribunali per i Minori di Napoli, la comunità educativa dell’Opera Don Guanella, i ragazzi impegnati nei progetti di Servizio Civile promossi dall’Opera, tutto lo staff amministrativo e tecnico e i rappresentanti di alcune pizzerie tra le più famose di Napoli e dintorni tra cui l’“Antica Napoli fratelli Zombino” e “Da Gennaro” di De Buono Maurizio.
Il promotore del progetto Salvatore Naldi si è detto fiero della scelta di sostenere tale progetto.
Credere nei giovani e nelle loro possibilità è ciò che ha mosso e che ancora muove la sua scelta di appoggiare l’Associazione Guanella-Fernandes in questa impresa. Tale progetto, infatti, rappresenta uno spazio educativo ed un luogo di formazione, di orientamento e di inserimento lavorativo per i giovani partecipanti. I ragazzi coinvolti provengono dai territori di Secondigliano, Scampia, Miano e Chiaiano.
Gran parte di essi ha abbandonato la scuola e non possiede nessuna formazione professionale.
Spesso le situazioni familiari evidenziano diverse criticità, paradossalmente in linea con una situazione territoriale che non permette loro di trovare un lavoro dignitoso e di conseguenza di potersi creare un futuro.
Non è raro che in contesti come questi, molti siano i giovani che entrano nel circuito della criminalità.
In linea con quelle che rappresentano anche le priorità dell’unione Europea, della politica nazionale e regionale, l’Associazione Guanella-Fernandes ogni anno può vantare la formazione di più di 30 giovani tra i 16 e i 23 anni.
Alla giornata erano presenti, oltre ai ragazzi che hanno svolto il Laboratorio quest’anno e a cui è stato consegnato l’attestato di partecipazione, anche alcuni dei ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio nelle sue edizioni precedenti e svolto un tirocinio formativo previsto nel programma del Laboratorio stesso.
Alcuni di essi, successivamente alla fine del tirocinio sono entrati a far parte dell’organico delle pizzerie che li hanno accolti precedentemente come tirocinanti. Grandi vittorie senza dubbio, quelle raggiunte da questo ambizioso progetto: allontanare i giovani dal rischio di entrare nei circuiti penali, ridurre le fila dei giovani inoccupati, produrre beneficio sia per le famiglie dei giovani in oggetto (che spesso vertono in situazioni economiche complesse), che per la comunità locale e per la ripresa di zone, che troppo spesso sono menzionate unicamente per rappresentare la parte di Napoli degradata.
Il lavoro dell’Associazione Guanella-Fernandes, svolto con dedizione e successo, l’attenzione prestata non solo a quella che è la lotta all’evasione scolastica e la prevenzione alle attività illecite, ma anche ad interventi di avvicinamento e avviamento al lavoro per i giovani con minori opportunità, apportano al territorio napoletano un importante contributo in termini di efficacia e prevenzione. Più di tutto, mostrano come sia possibile raggiungere obiettivi concreti e sostenibili, impiegando tutte le risorse e le energie disponibili.
Patrizia Stasi, presidente Fondazione Banco di Napoli, si è complimentata con il direttore dell’Opera e con il suo staff, per il lavoro che portano avanti e ha espresso l’interesse della Fondazione nei riguardi di iniziative rivolte ai giovani delle fasce più deboli della società. In qualità di presidente dell’Area assistenza all’infanzia, conosce bene le problematiche dei giovani che con difficoltà terminano gli studi o spesso li abbandonano prima del conseguimento di un titolo di scuola secondaria di secondo grado e che difficilmente riescono ad entrare nel mondo del lavoro con delle competenze spendibili. A ragione di ciò, ha espresso il suo impegno a far in modo che altre iniziative e progetti, come quello del Laboratorio Pizzaioli, possano continuare ed ampliarsi.
Il cardinale Sepe ha ricordato il Convegno “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani nel Sud?” tenutosi l’ 8 e 9 febbraio 2017 a Napoli a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Chiese di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna alla ricerca di percorsi di speranza e d’impegno.
“Sentiamo con crescente preoccupazione il bisogno di stare dalla parte dei giovani, futuro del nostro territorio e dell’intero Paese”, ha dichiarato il card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza episcopale campana.
Alla giornata erano presenti anche alcuni dei rappresentanti delle Pizzerie di Napoli che ospiteranno alcuni dei ragazzi del Laboratorio per attività di tirocinio.
Alla rete di pizzerie, creata e fortemente voluta dal Direttore don Enzo Bugea Nobile, da quest’anno farà parte anche una nuova pizzeria aperta a Bucarest in Romania, per cui nei prossimi mesi, due ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio, partiranno per svolgere il loro periodo di tirocinio li in Romania.
Da anni l’Opera Don Guanella di Napoli, lavora a fianco delle istituzioni e della comunità locale, con la missione di dare speranza ad un territorio difficile ed in particolar modo per aiutare i giovani a non arrendersi.
Il dottore Giovanni Conso, magistrato in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e testimone quotidiano dell’impegno professionale e dei valori cristiani, nel corso della giornata ha visitato la Struttura della Associazione Opera Don Guanella-Fernandes.
L’ impegno dell’Opera Don Guanella è evidenziato non solo dai numeri dei giovani che dopo la partecipazione al Laboratorio hanno trovato lavoro in tale ambito ( numerose sono le pizzerie che fanno parte della rete partner dell’Associazione Guanella Fernandes), ma anche dalla lunghissima lista di attesa, dei ragazzi che fanno domanda per partecipare al Laboratorio.
Esempi di buone pratiche da portare nel futuro e per il futuro.
La giornata è proseguita con le dimostrazioni pratiche di quello che hanno imparato i ragazzi in questi mesi: pizze al forno, pizze fritte, pane. Solo alcune delle specialità che hanno preparato i ragazzi affinchè tutti i presenti potessero assaggiarle. Giornata di emozioni e di orgoglio per i giovani napoletani e per chi da anni lavora per loro e al loro fianco.
“Una società che non offra alle nuove generazioni opportunità di lavoro dignitoso non può dirsi giusta” su queste parole di Papa Francesco, l’Opera Don Guanella continua ad essere a fianco delle nuove generazioni.
1 Comment
Buongiorno mi chiamo Giuseppe cavaliere ho 16 anni non lavoro e non vado a scuola sono interessato al corso pizzaiolo in attesa di un gentile riscontro le porgo distinti saluti