Dal 2010 in poi più del 55% delle residenze sanitarie assistenziali aderenti all’Osservatorio settoriale Rsa (tutte con sede in Lombardia) ha il bilancio in attivo. La situazione appare molto migliore rispetto al periodo 2004-2008 in cui per 4 anni su 5 erano maggioranza le rsa con bilancio in perdita. Si tratta tuttavia di dati empirici su un campione di strutture cambiato nel tempo, ma che comunque è composto per la stragrande maggioranza da enti del terzo settore. (Questi gli attuali soci dell’Osservatorio) .
Il quadro sugli utili e le perdite arriva dalla relazione “Dinamiche economiche, reddituali e patrimoniali delle RSA: evidenze empiriche dall’Osservatorio” presentata da Antonio Sebastiano al convegno annuale dell’Osservatorio settoriale Rsa.
La relazione comprende anche un’analisi degli indici di redditività delle Rsa (Roi, Ros, rotazione del capitale investito, Roe, Roic).
Presente anche un approfondimento sulle difficoltà di arrivare a determinare un costo standard per le Rsa – come emerge ad esempio dalla grande differenza di costi standard in tre Regioni prese ad esempio: Piemonte, Puglia e Sardegna.
Tra le prospettive future, Sebastiano ipotizza recuperi di efficienza per le Rsa ma anche la promozione di un rapporto sistemico con il mercato delle assicurazioni per la long term care.
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