“Proseguire in una forma di maggiore collaborazione tra i diversi operatori, anche pubblico e privato, in sinergia. L’idea è che tutti gli attori possano lavorare insieme per costruire il percorso di cura, per ‘prendere in braccio il paziente’ con la possibilità di sfruttare al meglio i modelli organizzativi delle singole realtà aziendali con un maggiore servizio a un minore costo per il sistema. (…) Questo è lo spirito della riforma regionale della sanità la quale, per essere concretizzata, ha bisogno dell’impegno dei vari attori. La legge infatti offre la possibilità a tutti i direttori generali delle aziende pubbliche e a tutti gli operatori privati accreditati di poter proporre accordi”.
Così si è espresso l’estensore della riforma sanitaria della Lombardia (legge regionale 23/15), il consigliere regionale Angelo Capelli, vicepresidente della commissione regionale Sanità. Lo ha detto in occasione della sua visita alla Fondazione Restelli, ente associato Uneba Lombardia, e dell’incontro con il presidente dell’ente, Angelo Garavaglia, ed il suo direttore, Franco Massi.
Capelli ha anche espresso il suo apprezzamento per Fondazione Restelli: una struttura, ha sottolineato, espressione della crescita del sistema regionale, che ha saputo adattarsi al nuovo contesto di domanda, diventando rsa, offrendo i servizi di rsa aperta ed anche attività ambulatoriale.
Qui sotto un articolo della rivista Settegiorni sulla visita di Capelli alla Fondazione Restelli.
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