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Contro la povertà non si spende poco, si spende male

Uneba nazionale segnala che lunedì 15 febbraio alle 17 in palazzo Altieri in piazza del Gesù 49 a Roma ci sarà la presentazione di “Cittadinanza generativa”, edizione 2015 del Rapporto sulla lotta alla povertà di Fondazione Zancan.

La cittadinanza generativa  è quella che “chiede ad ogni persona – spiega Zancan – di contribuire alla lotta alla povertà e alla disuguaglianza, mettendo in campo le proprie capacità a corrispettivo sociale. In questo modo chi beneficia di aiuti di welfare può entrare in gioco attivamente e aiutare ad aiutarsi, così da generare dividendo sociale”.

La partecipazione alla presentazione è gratuita,ma bisogna iscriversi a fz@fondazionezancan.it indicando indirizzo, telefono ed ente di appartenenza.

Cattura

Il Rapporto evidenzia che le difficoltà dell’Italia nella lotta alla povertà non nascono perchè si spende poco, ma perchè si spende male.

La Fondazione Zancan stima che in Italia per ogni milione di euro speso in trasferimenti escono dalla povertà 38,5 persone. Questa riduzione però mediamente nei Paesi dell’Unione europea è pari a 62 persone

“Sul piatto della protezione sociale- scrive Stefano Arduini su Vita recensendo lo studio –   l’Italia ogni anno mette più di 400 miliardi di spesa pubblica. Nel 2012 erano 424 miliardi, di cui 103 per la sanità (tutte prestazioni in servizi a carico delle Regioni), 287 per la previdenza (tutti trasferimenti economici a carico dell’Inps) e 34 per l’assistenza (di cui almeno tre quarti in denaro e gestiti dall’Inps). Includendo la (piccola) fetta di spesa privata si tratta di una quota pari al 28,9% del Pil nazionale: un valore in asse con il 28,6% della media Ue e il 29,1% della sola area euro.”

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