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Cambiano rette e standard di personale per i centri diurni per disabili in Veneto

Cambiano le rette e gli standard di personale per i centri diurni per persone con disabilità in Veneto.

A stabilire le novità è la delibera della giunta regionale 740 del 14 maggio 2015, pubblicata sul Bur del 29 maggio 2015.

Le nuove rette

  • Livello assistenziale basso: euro 61 al giorno, di cui euro 41,18 di quota sanitaria
  • Livello assistenziale medio: euro 83,5 al giorno, di cui euro 56,36 di quota sanitaria
  • Livello assistenziale alto: euro 121 al giorno, di cui euro 81,68 di quota sanitaria

La quota sanitaria, viene rimodulata – cioè aumenta o diminuisce – in caso di frequenza a tempo prolungato (più di 35 ore alla settimana), part time, assenze, frequenza contemporanea di centro diurno e comunità alloggio o comunità residenziale.

I nuovi requisiti di personale

  • 1 unità di personale con funzione di assistenza socio-sanitaria (oss) ogni 7 ospiti con basso bisogno abilitativo-assistenziale rilevato con SVaMDi;
  • 1 unità di personale con funzione di assistenza socio-sanitaria ogni 5 ospiti con medio bisogno 
  • 1 unità di personale con funzione di assistenza socio-sanitaria ogni 2 ospiti con alto bisogno 
  • 1 educatore-animatore ogni 10 ospiti

“Per particolari situazioni – si legge nella delibera –  le Ulss sono autorizzate a consentire la sostituzione – di concerto con l’ente gestore – delle figure assistenziali o educative con personale infermieristico a parità di spesa. L’equivalenza assistenziale è definita con 0,92 figure infermieristiche per OSS e 0,95 figure infermieristiche per educatore.

Le Ulss sono autorizzate a consentire la sostituzione – di concerto con l’ente gestore e nel limite del 20% – delle figure assistenziali con quelle educative e viceversa a parità di spesa. L’equivalenza assistenziale è definita con 0,92 figure educative per OSS e 1,09 OSS per figure educative”.

 I cambiamenti introdotti dalla dgr 740 riguardano anche la definizione delle attività delle prestazioni del centro diurno, compresi trasporto e vitto; i requisiti per l’accreditamento; lo schema di rilevazione dei dati da comunicare alla Regione.

Le novità entreranno in vigore dal 2016 in poi, “con progressività e coordinatamente con la definizione del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza”. Entro 120 giorni il Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale dovrebbe emanare un decreto con le direttive tecniche per il passaggio alle nuove regole.

 Lo stesso decreto, si legge nella dgr 740, dovrà contenere anche “disposizioni per la costituzione di un tavolo di lavoro per il monitoraggio dell’applicazione della retta tipo dei Centri diurni (…) la definizione di indicazioni volte alla possibile prosecuzione, sentita la UVMD, di progetti già attivati per persone con disabilità al compimento del 65° anno di età; la valutazione e l’accoglimento delle proposte pervenute dalle associazioni degli enti gestori (…)”.

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