Sollecitare gli operatori che lavorano nei centri servizi per anziani a costruire percorsi di stimolo del ricordo e di conversazione sul ricordo è l’obbiettivo di “Il potere del ricordo – L’importanza della memoria nei percorsi dell’invecchiamento” convegno a cura dell’ente associato Uneba Veneto Fondazione Opera della Speranza, in programma mercoledì 28 febbraio a Fonzaso (Belluno).
Relatori:
- Cinzia Rossato, psicoterapeuta e formatrice, sul tema “Il ricordo e l’integrità della persona”
- Maurizio Spano, scrittore e attore teatrale, presenterà il suo libro “La ricamatrice” e dialogherà con i presenti
Perché ricordo e memoria sono fondamentali per la qualità della vita dell’anziano?
“Mettere in collegamento il passato e il presente – spiega la presentazione del convegno- incoraggia la socializzazione, aiuta la relazione con l’operatore, restituisce un ruolo sociale all’anziano, rafforza identità ed autostima, modifica la percezione degli altri, aiuta a riconsiderare la propria vita”.
“Il ricordo è uno strumento importante per mantenere un collegamento tra il presente e il passato. Attraverso il ricordo anche la realtà del presente può essere interpretata e vissuta in modo diverso.
La rievocazione dei ricordi permette di esplorare il vissuto di una persona e di ‘conoscerla’ più a fondo.
Ricordo e memoria sono ‘funzioni’ strettamente collegate: la memoria è l’insieme dei ricordi, delle esperienze e delle informazioni raccolte da una persona nel corso della sua vita, il ricordo è un singolo frammento di memoria legato ad un avvenimento, ad una persona o ad un luogo, ad una situazione.
la memoria a lungo termine è presente anche nel percorso delle malattie neurologiche degenerative come la demenza di Alzheimer e le altre demenze senili.
Per questo, sostenere la risonanza emotiva attraverso storie, racconti, fotografie, immagini e stimoli musicali o video può aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone anziane anche quando sono malate”.