Si possono mettere le telecamere in casa di riposo?

Sul tema la Regione Emilia Romagna ha inviato ad Uneba Emilia Romagna e ad altre rappresentanze del settore sanitario una comunicazione per chiarire quando e come questo è possibile.

“Utilizzo di strumenti di videosorveglianza all’interno di strutture residenziali per anziani non autosufficienti accreditate” è il titolo della comunicazione inviata dal Servizio integrazione sociosanitaria e dal Servizio relazioni con gli enti del ssr della Direzione generale sanità e politiche sociali della Regione Emilia Romagna.

Mettiamo a disposizione nella parte riservata del sito la comunicazione.

In sintesi, ecco le regole sull’utilizzo di strumenti di videosorveglianza richiamate dalla Regione con riferimento alle strutture per anziani o disabili.

  • tutti gli interessati (dagli ospiti ai dipendenti) devono essere informati che sono in un ambiente videosorvegliato
  • poiché siamo in presenza di dati sensibili (come le condizioni degli ospiti), le riprese vanno limitate al minimo indispensabile
  • gli impianti necessari per esigenze produttive o per garantire la sicurezza possono essere installate solo in accordo con le rappresentanze sindacali aziendali
  • in assenza di comprovate esigenze, quanto ripreso non va conservato
  • le riprese non possono, ovviamente, sostituire la presenza di personale
  • il datore di lavoro deve designare in forma scritta chi può accedere a telecamere e strumentazioni, chi può utilizzare, chi può visionare se necessario le immagini
  • la struttura deve avere un proprio regolamento interno per il trattamento dei dati

A queste indicazioni si aggiungono quelle sul rispetto della privacy del decreto legislativo 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali) e quelle riguardanti la videosorveglianza del “Provvedimento in materia di videosorveglianza” del Garante della privacy dell’8 aprile 2010.