“Alla Breda il costo del personale è del 20% superiore alle strutture non profite c’è un terzo di personale in più”.
“TRACOLLO DELLA FONDAZIONE BREDA, I SINDACATI STRUMENTALIZZANO L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI”
Uneba Veneto e Uripa: il contributo della Regione Veneto alla Fondazione Breda potrebbe essere condannato dall’Unione Europea come “aiuto di Stato”
Uneba Veneto e Uripa, le due maggiori associazioni di categoria del settore socio sanitario nel Veneto, intervengono nuovamente sulla situazione della Fondazione Breda, in crescente difficoltà per il passivo accumulato negli anni. E lo fanno per stigmatizzare l’atteggiamento dei sindacati che, nell’avanzare le loro rivendicazioni, difendono un indifendibile dissesto economico, a cui si devono i problemi della Breda.
“Lo sperpero – fanno notare Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto e Roberto Volpe, presidente di Uripa – è avvenuto non solo per effetto di incaute operazioni immobiliari e patrimoniali, attualmente al vaglio della magistratura, ma pure per una dissennata attività gestionale. Alla Fondazione Breda sono state assunte più persone di quante si rendessero necessarie sia per competenza che per mansioni, il tutto aggravato da una contrattazione molto costosa, che ha ulteriormente appesantito il bilancio”.
Piu’ spese, meno servizi
Basta un dato a mettere in evidenza l’eccesso di oneri a carico della struttura pubblica, e quindi delle tasche di tutti i cittadini. “Mettendo a confronto – spiegano Facci e Volpe – Breda con la media degli enti associati a Uneba Veneto e Uripa troviamo che alla Breda, a parità di persone assistite, c’è almeno un terzo di dipendenti in più, ed il costo del personale è più del 20% superiore rispetto alla media”.
“Le migliaia e migliaia di ospiti delle case di riposo associate a Uripa e Uneba nel Veneto – continuano Facci e Volpe – sono curati con amore e competenza dalle migliaia di operatori in esse impiegate. Tutti impegnati con la massima efficienza ed efficacia a tutelare la dignità delle persone assistite, pur beneficiando di un trattamento economico inferiore a quelli della Breda”.
Una differenza ingiusta. E che non va premiata
“Questo sovradimensionato costo del personale della struttura pubblica rispetto alle altre omologhe non profit è un differenziale innaturale, illogico, inammissibile”.
Un motivo in più, per Uneba e Uripa, per opporsi al contributo straordinario pro Breda nel bilancio regionale. E tra l’altro, osservano: cosa potrebbe dire la Corte Europea di questi veri e propri “aiuti di stato”?
“Perché il settore pubblico dovrebbe premiare chi spreca e continua a sprecare? – si domandano i presidenti di Uneba Veneto e Uripa – Specie in un periodo di crisi, ci si salva se ciascuno privilegia l’interesse generale come fanno i nostri enti associati. Non, come il comportamento dei sindacati confederali nel caso Breda, facendo diffide e ricatti per ottenere contributi impropri. Ciascuno metta a posto i conti a casa propria: questa è la vera sussidiarietà. Perché così ognuno collabora alla costruzione del Bene Comune. E non scarica su altri le proprie incapacità.
Per questo mai ci saremmo opposti a un prestito alla Fondazione Breda, anche di maggiore entità se necessario, da restituire nel lungo periodo; ma purchè fatto a fronte di un piano industriale che prevedesse il risanamento e il rilancio di questo importante ente”.
Ultima bordata di Facci e Volpe: “ancora una volta -sarebbe la terza nel giro di pochi anni dopo gli aiuti all’Istituto Costante Gris di Mogliano e all’istituto Cardo di Cologna Veneta- la Regione Veneto ripiana deficit di bilancio che traggono origine da precise ed indubbie responsabilità politico-amministrative di chi era alla guida di questi enti.
Oggi, se le notizie di questo contributo alla Breda saranno confermate in sede di approvazione di bilancio regionale, potremmo affermare a pieno titolo e senza possibilità di essere smentiti che in Regione Lombardia annualmente si premiano gli enti virtuosi, in Veneto periodicamente si premiano gli enti viziosi”.
No comment yet, add your voice below!