Uneba Toscana e le altre associazioni di categoria del settore sociosanitario privato chiedono alla Regione parità di trattamento con le strutture pubbliche.
Il punto nodale resta sempre il rapporto di residenze sanitarie assistenziali e altre strutture con le Asl, attraverso accreditamento ed eventuale convenzionamento.
Gli associati a Uneba Toscana hanno completato il cammino per l’accreditamento entro la scadenza stabilita del 30 giugno 2011, raggiungendo così gli elevati standard di qualità richiesti dalla legge.
Le strutture sono quindi così pronte a rispondere con il loro servizio alle richieste delle famiglie ed ai bisogni degli anziani.
La situazione, per quanto riguarda l’accreditamento, è invece meno univoca nelle strutture pubbliche per anziani.
Il governo della Toscana, intanto, insiste sulla linea di chiedere alle strutture private un doppio passaggio per poter essere parte della rete dei servizi: non più il semplice accreditamento, ma la ulteriore necessità di una convenzione.
Una sistema, questo, che potrebbe finire con l’avvantaggiare le strutture non ancora accreditate.
A certificare questo orientamento del doppio passaggio è la lettura della legge 82/09 sull’accreditamento data dalla circolare 147710, diffusa dalla giunta regionale il 9 giugno 2011. L’accreditamento, secondo la circolare, sarebbe condizione necessaria ma non sufficiente per erogare prestazioni sociali per conto degli enti pubblici; sarebbe “presupposto per l’individuazione di soggetti che possono concorrere all’erogazione di prestazioni a carico del sistema”.
Uneba Toscana e le altre associazioni hanno già contestato questa interpretazione nel corso dell’audizione alla Commissione aanità e politiche sociali del consiglio regionale della Toscana del 17 giugno, trovando ascolto ed appoggio sia nella maggioranza che nell’opposizione.
La situazione non si è sbloccata, ed Uneba Toscana, ribadisce il toscano vice presidente nazionale Carlo Alberto Orvietani, continua la sua azione di pressione. Decisa, se necessario, a chiedere una nuova audizione alla commissione del consiglio regionale.
L’obbiettivo: ottenere parità di trattamento tra strutture pubbliche e private, permettendo alle famiglie di scegliere in base alla qualità del servizio a quale ente chiede di accogliere il proprio caro anziano.
Uneba Toscana insiste poi perché la Regione mantenga gli impegni presi con gli enti con la delibera della giunta regionale 402, che stabilisce gli indirizzi del sistema di assistenza agli anziani non autosufficienza. Pur restando disponibile al confronto per apportare miglioramenti.
Nel frattempo la stipula di accordi sul convenzionamento è bloccata.
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