Uneba Toscana, assieme ad altre associazioni di categoria, ha incontrato in forma ufficiale giovedì 22 luglio la commissione Sanità e Politiche Sociali del consiglio regionale della Toscana per un confronto sulla nuova legge regionale 82/2009 sull’accreditamento e sul relativo regolamento emanato con decreto del presidente della giunta regionale del 3 marzo 2010.
Uneba Toscana, del resto, è stata coinvolta fin dall’inizio nell’elaborazione della normativa sull’accreditamento, essendo firmataria del documento iniziale del processo.
“Si tratta – spiega il vice presidente di Uneba Toscana (nonché vicepresidente nazionale Uneba) Carlo Alberto Orvietani – di una legge fortemente innovativa, dato che prevede un accreditamento diviso in due momenti. Dapprima l’accreditamento vero e proprio, con una serie di item per i quali gli enti si devono autocertificare di essere in regola, e poi le commissioni verificano. In secondo luogo però, è previsto che gli enti attuino un miglioramento continuo della qualità, in base a degli indicatori attraverso i quali ogni anno la Regione Toscana valuterà”.
Un sistema a cui Uneba Toscana guarda con favore. Ma al contempo ha raccolto in materia, e se n’è fatta portavoce davanti alla commissione regionale, le segnalazioni degli enti associati, riguardanti alcuni punti critici che creano difficoltà. La scadenza fissata del 21 settembre per la presentazione delle certificazioni per l’accreditamento appare troppo stretta. Uneba Toscana ha chiesto quindi un rinvio dell’entrata in vigore delle norme di un anno, con un avvio a solo titolo sperimentale.
Difficoltà nell’applicazione del nuovo sistema di accreditamento sono state segnalate anche da molti altri soggetti pubblici e privati che hanno partecipato all’audizione con la commissione Sanità.
A favore di una proroga dei termini si sono detti sia il presidente della commissione Sanità Marco Remaschi (Pd) che il vicepresidente Stefano Mugnai (Pdl). Qui il comunicato stampa della Commissione.
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