Perché il bando Inail per incentivi per interventi su salute e sicurezza sul lavoro richiede come requisito l’iscrizione alla Camera di Commercio, registro imprese?
Davvero si intende limitare la partecipazione al bando agli enti profit escludendo quelli non profit?
Su questo tema Uneba nazionale, con il presidente Maurizio Giordano ha scritto alla direzione generale Inail nazionale e della Lombardia.
Il bando ISI 2013 dell’Inail, infatti, indica come destinatari “le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura”.
Ma questa indicazione – scrive Uneba – se intesa in senso restrittivo, escluderebbe la gran parte degli enti socioassistenziali e sociosanitari, che in maggioranza hanno natura di associazione o fondazione.
Eppure anche questi enti non profit sono iscritti alla Camera di Commercio, nel registro delle persone giuridiche, parte generale e parte speciale, hanno tutte le caratteristiche dell’organizzazione di impresa e sono soggetti a tutta la relativa legislazione, sono iscritti all’Inail e ne rispettano le regole.
Gli enti non profit, oltretutto, in ragione della loro attività con persone fragili, hanno esigenze formative e organizzative delicate: avrebbero un forte interesse a partecipare al Bando Isi.
Per evitare dunque una ingiustificata sperequazione tra enti profit ed enti non profit nello stesso settore di attività, Uneba chiede all’Inail “di voler chiarire che il requisito dell’iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura previsto dal Bando in questione e da future analoghe iniziative di codesto Ente si intende soddisfatto anche dalla iscrizione nel Registro delle persone giuridiche”.
Nella parte riservata trovate la lettera di Uneba a Inail.
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