“Il sistema di welfare lombardo: prospettive e indirizzi di programmazione” è il documento preparato in vista delle elezioni regionali del 12 febbraio 2023 da Uneba Lombardia e Aris Lombardia, che rappresentano assieme 500 strutture lombarde a vocazione non profit operanti nel settore sanitario e sociosanitario.
Aris Lombardia e Uneba Lombardia ribadiscono la richiesta di istituire coinvolgimento delle Associazioni degli Enti Gestori per la programmazione, anche a medio e lungo termine, della rete dei servizi sanitari e sociosanitari.
Le due associazioni inoltre chiedono alla politica di esprimersi su alcune delle aree tematiche più rilevanti per gli associati Uneba e Aris e per questo pongono alla politica 8 domande precise: eccole.
- Concretamente come si intende porre al centro del proprio programma di lavoro la qualità della vita dei cittadini bisognosi di assistenza sanitaria o sociosanitaria? In questo ambito quale ruolo si intende assegnare alle organizzazioni non profit?
- Quali indirizzi si intende porre in essere sul tema della domiciliarità?
- Come si intende mettere in atto il concetto di prossimità espresso a più riprese dai programmi nazionali di evoluzione della sanità territoriale?
- Il futuro vedrà l’implementazione di centri multiservizi o la realizzazione di opere iperspecialistiche?
- Con quali risorse si intende promuovere lo sviluppo del sistema del welfare lombardo?
- Quale ruolo si prevede di assegnare agli ospedali classificati nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale? E per gli Enti del Terzo Settore?
- Cosa si intende promuovere per superare le attuali criticità connesse alla carenza di personale assistenziale (infermieristico in primo luogo ma non solo) e medico specialistico?
- Quali iniziative si intendono porre in essere per aiutare le strutture sanitarie no-profit a superare l’impatto della attuale crisi energetica?
Fondazione Sant’Erasmo: prevenzione, assistenza domiciliare, residenzialità assistita e coprogrammazione
Prende le mosse dal documento presentato da Uneba e Aris Lombardia anche le riflessioni proposte ai candidati dall’associato Uneba Lombardia Fondazione Sant’Erasmo di Legnano, che si focalizza su quattro temi: prevenzione, assistenza domiciliare, residenzialità assistita e coprogrammazione.
In tema di residenzialità assistita, Fondazione Sant’Erasmo sottilinea che oltre al sostegno alle Rsa, è auspicabile che “il Sistema socio-sanitario regionale strutturi una rete di servizi che deve essere potenziata per favorire la nascita di luoghi di assistenza e cura che siano complementari ai servizi garantiti dalle RSA, in grado, come detto in merito alla domiciliarità e agli altri servizi, di offrire una risposta articolata alla fragilità e ai bisogni degli anziani.”
1 Comment
Io sono del parere che bisogna dare la disponibilità alloggiativa al personale sanitario, che per la maggior parte oltre che venire fuori dalla zona della RSA vengono addirittura dall’estero.
Oggi questo onere è a carico delle strutture che reperiscono alloggi, per il personale o danno un bonus in busta paga per l’alloggio.
In questo modo le RSA hanno un aggravio sui costi che arriva anche al 20% della spesa a del personale.
E’ l’annoso problema dell’utilizzo del personale residente altrove.
La proposta da fare al governo, avevo già anticipato a diversi parlamentari di maggioranza, che lo stato stanzi circa 500 milioni di euro, dai fondi del PNRR, o dai finanziamenti europei a fondo perduto, per la realizzazione di circa 30.000 monolocali , da realizzarsi all’interno o nelle aree adiacenti alle strutture, con un a procedura di urgenza che permette di superare tutti i vincoli degli appalti e delle norme urbanistiche, e soprattutto realizzarli con il sistema di moduli prefabbricati, sempre nel rispetto delle norme sul risparmio energetico.
Abitazioni da dare gratuitamente al personale, come uso foresteria, in questo modo incentiveremo il personale ad accettare il lavoro e le RSA a un congruo risparmio economico.
Calore Giuseppe
Alta Salud Italiano Peruviano s.a.c.